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L'attentatore di New York forse ha complici

L'attentatore  di New York forse ha complici

Le autorità americane stanno cercando di capire se Ahmad Khan Rahami, il 28enne afghano ritenuto responsabile per le bombe di New York e il New Jersey abbia agito da solo o abbia avuto un aiuto. La polizia di New York non ha ancora avuto l'autorizzazione dei medici per parlare con Rahami, che si trova in ospedale dopo essere stato ferito nello scontro a fuoco nato con gli agenti al momento dell'arresto. Nel frattempo però l'Fbi ha diramato le immagini di due uomini che a New York, secondo quanto si vede dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, presero una borsa con all'interno la pentola a pressione concepita come ordigno, lasciandola sulla strada nel quartiere Chelsea di Manhattan. Si tratta dell'ordigno che non esplose. Si ritiene che la bomba fosse stata lasciata dal 28enne Ahmad Khan Rahami. Per questo, hanno spiegato dall'Fbi, non sono sospettati, ma gli inquirenti vogliono ascoltarli come testimoni. Alcuni dettagli emersi dalle analisi di un taccuino di Ahmad Khan Rahami, suggeriscono poi che si sia ampiamente ispirato allo Stato islamico. Lo scrive il New York Times che spiega di avere ricevuto una copia del taccuino da fonte accreditata.

Rahami potrebbe aver deciso gli attentati frustrato dal fatto di non riuscire a raggiungere la Siria.

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