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Dopo la laurea tarocca il furto in negozio La zarina "populista" di Madrid si dimette

Nel 2011 governatrice pizzicata con due creme non pagate nella borsetta

Dopo la laurea tarocca il furto in negozio La zarina "populista" di Madrid si dimette

Madrid Era una spina nel fianco del premier Mariano Rajoy e, anche, una forma di ricatto, ad orologeria, con la quale il gruppo parlamentare di Ciutadanos teneva sulla griglia l'esecutivo del Partido Popular. Ieri, María Cristina Cifuentes, classe 1964, politica di punta dei Popolari si è dimessa da Presidentessa della Comunità Autonoma di Madrid, nel cui parlamento sedeva dal 1991 come deputata e dal 2015 come governatrice della seconda regione, dopo la Catalogna, più ricca di Spagna.

Dallo scorso marzo la Cifuentes, che ora ricopre soltanto la carica di presidentessa regionale del PP, era finita al centro di uno scandalo per avere falsificato il titolo di laurea in Economia: da un esame del diploma, due firme erano risultate false e l'opposizione al piccolo congresso della Comunità ne aveva chiesto le immediate dimissioni, tra cui il gruppo di Ciutadanos, gli ex indignados di centrodestra che appoggiano dall'esterno il governo di Rajoy, gruppo chiave per approvare a breve al Parlamento di Madrid la manovra fiscale per il 2019.

Cristina Cifuentes aveva indugiato per settimane, balbettando scuse improbabili, rincorsa dai paparazzi e dalle pressioni dei deputati Popolari che le chiedevano di levarsi di torno, in un momento così delicato per la loro gestione. Così, venerdì, l'annuncio che avrebbe lasciato ai primi di maggio, ma la spinta determinante alle immediate dimissioni, invece, è arrivata ieri mattina, da tutt'altra direzione: è stato diffuso in rete un filmato, risalente al 2011, in cui l'allora deputata del parlamento regionale per il PP veniva fermata per un controllo da un addetto antitaccheggio di un noto negozio di Madrid, che le contestava il furto di due barattolini di crema di bellezza dal valore di 60 euro. Un fatto che, ritornato a galla, ha spinto la Cifuentes ad anticipare l'uscita di scena, ma anche a smentire che non si era trattato di un «robo», bensì di una «palese dimenticanza» dovuta al fatto che, «avendo le mani impegnate da altri oggetti», aveva «momentaneamente poggiato» le creme nella sua borsa con l'ovvio intento di pagarle, ma una «telefonata improvvisa di lavoro», in cassa le aveva fatto dimenticare l'esistenza de due barattolini. Scena che non era sfuggita alle videocamere di sicurezza e all'occhio del vigilante che l'aveva fatta accomodare in uno stanzino per chiederle spiegazioni e, nel caso, avvisare la polizia come recita la prassi. Fortunatamente la Cifuentes che all'epoca godeva di uno stipendio di 5 mila euro - non era stata denunciata e la deputata aveva pagato il conto totale ed era salita al volo su un taxi.

Buona o cattiva fede, il video ha sortito una rumorosa indignazione generale negli spagnoli, alimentando caustici sfottò, tanto che gira voce che sia stato lo stesso Rajoy ieri pomeriggio a telefonare all'ex presidentessa per chiederle un passo indietro.

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