Lavoro, Mattarella: "Paese che esclude i giovani si condannerebbe da solo"
1 Maggio 2016 - 11:50Il presidente della Repubblica: "Non possiamo assistere inerti allo spreco di larga parte delle nuove generazioni"
Il tema del lavoro vede "al centro i giovani che non trovano lavoro e pagano alla crisi un prezzo insostenibile e rischiano di subire, con l'esclusione di oggi anche un'ipoteca negativa sulla loro condizione di domani". È l'ammonimento che arriva da Sergio Mattarella nella cerimonia al Quirinale per la Festa del Lavoro. "Non possiamo assistere inerti allo spreco di larga parte delle nuove generazioni. L'Italia non può permetterselo", aggiunge il Presidente della Repubblica.
"Un Paese che escludesse i giovani, o li inserisse in modo precario, si condannerebbe da solo, svilirebbe i suoi talenti e paralizzerebbe il rinnvoamento sociale", dice ancora "Un Paese che non includesse i giovani - avverte Mattarella - sarebbe fermo e frenare o ritardare l'indipendenza dei giovani ha effetti negativi" sul progresso sociale.