Politica

Legge elettorale, il Pd apre alle proposta del Cav

Il vicesegretario Pd Martina: "Se quella di Berlusconi è un'apertura vera, il Partito democratico sarà pronto a un confronto serio, non solo con Forza Italia ma con tutte le forze politiche, per dare agli italiani una legge di stampo europeo"

Il nuovo ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina
Il nuovo ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina

"Se quella di Berlusconi è un'apertura vera, il Partito democratico sarà pronto a un confronto serio, non solo con Forza Italia ma con tutte le forze politiche, per dare agli italiani una legge di stampo europeo". Lo dice il vice segretario del Pd e ministro dell'Agricultura Maurizio Martina. Il riferimento è alle parole del leader azzurro rilasciate in una intervista al Messaggero. "Patto sul sistema tedesco e si può votare in autunno", ha detto il Cav. Che poi ha aggiunto: "Spero e credo che si potrà tornare a ragionare in modo costruttivo col Pd".

Berlusconi ha definito il sistema misto maggioritario-proporzionale proposto dal Pd "non un sistema misto" ma "un sistema confuso e pericoloso. Se venisse adottato, dalle elezioni potrebbero uscire una maggioranza casuale, che sarebbe comunque espressione di una minoranza dei cittadini, o anche due maggioranze diverse fra Camera e Senato. Mi sembra un tentativo di forzatura da parte del PD, del tutto sorprendente anche rispetto alle indicazioni del Capo dello Stato per una legge elettorale condivisa".

"Il problema non è Forza Italia - ha sottolineato - questa proposta, che non ha la maggioranza in Senato, così com'è spacca il Paese su un tema che invece dovrebbe unire, come le regole elettorali. Forza Italia ragiona come sempre nell'interesse complessivo, che in queste materie non può essere ricondotto a piccoli calcoli di convenienza immediata. Io spero e credo che si potrà tornare a ragionare con il Pd, anche perchè i numeri parlamentari lo rendono necessario. Quello che è certo, è che questa proposta non è una buona base di partenza". Secondo il Cavaliere, "il sistema tedesco, quello vero, che noi chiedevamo, è uno dei due grandi sistemi possibili, accanto al semipresidenzialismo alla francese.

L' unico che funziona davvero in Europa nei paesi in cui non è prevista l'elezione diretta del Presidente".

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