Politica

La legge elettorale è urgente: la vuole il Paese

Il 68% reclama la norma. E per un cittadino su due l'Italia ne è sprovvista

La legge elettorale è urgente: la vuole il Paese

Secondo voi l'Italia ha in questo momento una legge elettorale? La risposta, naturalmente, è sì. Ne abbiamo una, anche se, essendo il frutto della sentenza della Corte Costituzionale che ha trasformato e corretto l'«Italicum», si tratta di una normativa di fatto inaccettabile, che, tra gli altri suoi limiti, in caso di elezioni, darebbe luogo a sistemi differenti tra Senato e Camera. Con la possibilità di maggioranze diverse nei due rami del Parlamento e la impossibilità, per questo ed altri motivi, di formare un governo per il Paese. Ma, incredibilmente, la maggioranza relativa degli italiani non è al corrente di questa situazione e pensa, più semplicemente, che allo stato attuale «l'Italia non ha una legge elettorale». Questo stato di non consapevolezza è evidentemente l'effetto di un ascolto o di una lettura un po' superficiale dei media che parlano spesso dell'urgenza di dotare il Paese di una nuova legge elettorale, ma, dal canto loro, non sempre spiegano bene tutti i dettagli della questione. E, al tempo stesso, deriva della obiettiva difficoltà per il comune cittadino che, come si sa, segue distrattamente le vicende della politica a comprenderne il merito fino in fondo.

Resta il fatto che il 47% quasi metà dei cittadini (cui andrebbe anche aggiunto il 13% che risponde «non so» alla domanda posta agli intervistati, mostrando la assoluta non conoscenza dell'intera questione) dichiara di ritenere che siamo oggi in totale assenza di una legge elettorale. Com'era prevedibile, esprimono questa posizione in misura ancora maggiore gli strati più marginali della società: i più anziani, chi detiene titoli di studio più bassi, i residenti nei comuni di più piccole dimensioni. E, naturalmente, chi si trova in una condizione lavorativa meno centrale, quali i pensionati e le casalinghe. Dal punto di vista dell'orientamento di voto, è significativo osservare che appaiono meno consapevoli sulla questione della legge elettorale gli elettori del M5S (56%), forse talvolta meno attenti ai dettagli tecnici della politica.

C'è poi un altro 26% del campione, con una accentuazione tra i più giovani, che sceglie anch'esso una risposta non completamente corretta, vale a dire che l'Italia possiede «una legge elettorale approvata dal Parlamento», il che non è esatto, essendo, come si è detto, la normativa che regola il voto stata modificata dalla Consulta.

Tutto ciò emerge da un sondaggio condotto questa settimana dall'Istituto Eumetra Monterosa, intervistando un campione rappresentativo di cittadini al di sopra dei 17 anni. Ed è significativo notare a conferma della diffusa disinformazione sulla questione che solo il 14% (cioè meno di un sesto) indica la risposta corretta, che fa riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale. Si tratta in misura maggiore di laureati e di quanti esercitano professioni più centrali socialmente, quelli che nella tipologia messa a punto da Eumetra Monterosa vengono definiti «protagonisti».

Malgrado la non conoscenza degli aspetti tecnici della questione o forse proprio per questo gli italiani reclamano a gran voce l'approvazione di una nuova e più efficiente legge elettorale. Lo sostengono più di due terzi (68%) degli intervistati, che dichiarano che «è urgente approvare una legge elettorale, più di quanto sia per altri provvedimenti all'esame del Parlamento». In altre parole, anche molti di quelli che non conoscono a fondo la questione, specie (76%) chi aveva dichiarato tout court che l'Italia non ha una legge elettorale, percepiscono l'esigenza e l'urgenza di predisporre una nuova normativa che regoli più saggiamente il voto. Si tratta di una risposta diffusa tra gli elettori di tutti i partiti, con una particolare accentuazione, però, tra chi dichiara l'intenzione di optare per Forza Italia (74%).

C'è tuttavia una quota notevole anche se minoritaria di cittadini (33%) che, sul fronte opposto, non ritiene così prioritaria l'approvazione di una nuova legge elettorale, dichiarando invece che essa è «meno urgente di altri provvedimenti che il Parlamento deve approvare». Danno questa risposta in particolare i più giovani (38%), specie gli studenti e i neolaureati, evidentemente più attenti ad altre problematiche ritenute prevalenti. Con una accentuazione anche tra gli elettori della Lega Nord (40%).

In definitiva, gli italiani sanno poco della legge elettorale (ciò che è più che comprensibile, trattandosi di un tema molto complesso), ma ne desiderano al tempo stesso, a grande maggioranza, una nuova. Spetterebbe ora ai parlamentari agire di conseguenza.

Ma questi ultimi, divisi tra tanti differenti pareri e opposte soluzioni da dare alla questione, per ora sembrano latitare e non riuscire a offrire al Paese la normativa che esso si attende.

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