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Legge fine vita, la Cei non ha gradito l'Aula vuota

Nunzio Galantino, segretario Cei, deluso per i pochi deputati in Aula per l'avvio dell'iter sul testamento biologico: "Su un argomento così delicato dispiace aver visto poche persone alla Camera"

Legge fine vita, la Cei non ha gradito l'Aula vuota

La Cei non ha gradito l'Aula vuota (c'erano solo venti deputati) il giorno in cui alla Camera arrivava la proposta di legge sul biotestamento. Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, lo ha detto a chiare lettere: "Mentre siamo tutti qui a parlare di vita e di fine vita, mentre continuano a dirci che l’Italia è spaccata in due su questo delicatissimo argomento, alla Camera inizia la discussione della legge sul fine vita, facendo registrare la presenza, dicono, di poco più che una ventina di parlamentari. Ben più numerosi sono invece quelli accomodati a discuterne nei diversi studi televisivi del Paese".

Durante la messa per l’assemblea elettiva dell’Aris, l’associazione che riunisce le istituzioni sanitarie gestite da enti e congregazioni religiose in Italia, Galantino non nasconde la propria amarezza per l’argomento: "Dobbiamo imparare a guardarci dentro per sfuggire alle logiche del potere fine a se stesso che ci vengono sbattute in faccia ogni momento".

In tutto sono 647 gli emendamenti presentati alla Camera sul testamento biologico. Il numero però non è ancora ufficiale: saranno scartati gli emendamenti identici e quelli dichiarati inammissibili. Fonti parlamentari di maggioranza spiegano che con ogni probabilità, per evitare ostruzionismi e tempi biblici, si procederà con uno "sfoltimento" delle proposte di modifica, ad esempio usando il criterio degli "emendamenti segnalati", come già avvenuto durante l’esame in Commissione.

Si dovrebbe arrivare a non più di 200-250 emendamenti complessivi. Per giungere a un numero limitato di emendamenti, evitando modalità più drastiche, si può procedere con la decisione di segnalare un numero massimo di proposte emendative per ogni gruppo, così da fissare un tetto massimo.

Metodo che è stato adottato in commissione: in quel caso gli emendamenti avevano sforato la soglia dei tremila e grazie al ricorso alla segnalazione furono notevolmente ridotti.

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