Cronache

Legionella, un altro morto. E la paura accerchia Milano

Sale a 4 vittime e 52 contagiati il bilancio. Dopo Bresso scoperto il batterio pure in un condominio di Rozzano

Legionella, un altro morto. E la paura accerchia Milano

Una nuova vittima e il batterio killer trovato lontano dal focolaio di Bresso. La città di Milano è accerchiata dalla legionella. Se i casi registrati nella cittadina che confina con la metropoli a nord sono arrivati a 52, con quattro morti, le analisi hanno scoperto il microrganismo in un condominio di Rozzano, Comune limitrofo a Milano sud. Agli antipodi di Bresso.

La legionella, è vero, è piuttosto comune con il caldo. Ma l'emergenza di Bresso, cominciata a metà luglio, è un'anomalia. Preoccupa non solo gli abitanti, che ormai hanno paura anche a farsi la doccia, ma anche gli esperti. E non solo perché nello stesso Comune già nel 2014 si registrò un picco di contagi. Il batterio non si riesce a debellare, nonostante gli sforzi in campo siano imponenti. La sua origine resta misteriosa e continua a fare vittime. Non ce n'erano da oltre una settimana, ma nella serata di venerdì è deceduto un paziente di 89 anni ricoverato all'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Le altre vittime avevano tra i 94 e gli 84 anni. I contagi nella cittadina con poco più di 20mila abitanti sono cresciuti al ritmo di un paio al giorno. Spiega l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «Negli ultimi due giorni non sono stati segnalati nuovi casi e questo ci fa sperare che l'emergenza stia rientrando. Dei 52 casi a oggi registrati, 33 pazienti si sono ristabiliti e sono stati dimessi. Proseguono senza sosta le attività di controllo del laboratorio di Prevenzione dell'Ats di Milano dove sono in corso su 551 campioni prelevati da 48 abitazioni e 44 siti sensibili. Da ieri (venerdì, ndr) un team di tecnici della Direzione generale Welfare, Ats ed esperti dell'Istituto superiore di sanità è al lavoro per valutare lo stato delle azioni già compiute e confrontarsi sugli sviluppi delle indagini. Regione Lombardia non lascerà niente di intentato per riuscire a trovare la fonte del contagio». La squadra si affianca alla task force già attiva in Comune e coordinata dal sindaco Simone Cairo. Intanto l'Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) ha fatto partire un'iniziativa senza precedenti. Controlli a tappeto in tutti i condomini di Bresso. «Siamo già al 10 per cento dei circa 400 stabili - sottolinea il presidente Francesco Burrelli -. Un'azione eccezionale e su larga scala, ma necessaria per capire cosa sta succedendo e come muoversi. Contiamo di ricavare indicazioni sulla diffusione del batterio e su eventuali condizioni ricorrenti che lo favoriscono. Lo scopo è inoltre di elaborare un protocollo di prevenzione basato su mappature, controlli programmati, manutenzione e sensibilizzazione da usare anche in futuro e altrove».

Per quanto riguarda Rozzano, il sindaco Barbara Agogliati rassicura: «Nessuna epidemia». L'allarme è partito perché la legionella è stata trovata nei tubi di un condominio della centrale piazza Alboreto. L'Ats ha rilevato nei giorni scorsi «valori del batterio superiori alla norma». Le analisi sono scattate dopo che un paio di mesi fa una persona contagiata ha trascorso un certo periodo a Rozzano. Il primo cittadino ha avvisato l'amministratore del palazzo, raccomandando di seguire «scrupolosamente» le precauzioni anti contagio e i passi per la manutenzione e sanificazione degli impianti.

Le analisi sono state effettuate anche nella vicina Cinisello Balsamo: l'esito è negativo.

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