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Lettere e auguri di vip e cittadini Le visite a Silvio blindate dai figli

Salvini chiede di incontrare l'alleato. Lo staff azzurro: "Lo aspettiamo presto"

Lettere e auguri di vip e cittadini Le visite a Silvio blindate dai figli

Milano Lettere e biglietti. Cittadini anonimi e vip. Scrivono al Cavaliere e lo abbracciano. Franco Zeffirelli è stringato e commovente: «Mi permetto di farti arrivare gli auguri del tuo amico novantaquattrenne che porta sempre nel cuore l'affetto e la gratitudine per tutto il bene che hai portato nelle vite di tutti noi». Accanto a lui, la signora Natasha, una fan del Cav: Se potesse servire una valvola o un pezzo del mio cuore...forse potrebbe essere utile? Non ho paura e lo dico seriamente, un grande abbraccio».

Per tutto il giorno Marina e Luigi restano vicini al padre. Ricevono i biglietti, smistano le visite, gestiscono gli equilibri, non sempre facili, al sesto piano del Diamante.

Intanto dalla periferia milanese arrivano gli auguri di Matteo Salvini. Il leader della Lega è in piena bagarre elettorale, al mercato di Bonola, ma non dimentica l'alleato con cui pure i rapporti nei giorni scorsi si sono fatti difficili: «Ho fatto sapere che se fosse gradito andrei a trovarlo sicuramente. Però penso che siano i familiari soprattutto ad avere il diritto di stargli vicino». Qualcuno insinua che la salute ballerina del Cavaliere possa influenzare il voto di rito ambrosiano e decidere il vincitore della tiratissima sfida fra Stefano Parisi e Giuseppe Sala. Uno sprint che potrebbe chiudersi al fotofinish.

Salvini respinge questa ipotesi: «Spero e sono sicuro che nessuno voti in base alle malattie e alle sfortune. A Berlusconi va solo il mio in bocca al lupo perché torni presto in campo. Il voto penso venga deciso su altri canoni».

È vero che fra Salvini e il Cavaliere non c'è lo stesso feeling che corre fra il fondatore di Forza Italia e il vecchio Umberto Bossi, ma comunque la freddezza e le scintille delle ultime settimane sono archiviate. E le porte del Diamante si aprono immediatamente per il capo della Lega. «Sono assolutamente certa - afferma Deborah Bergamini, portavoce dell'ex premier - che sarebbe molto gradita una visita di Matteo Salvini al presidente Berlusconi al San Raffaele».

Così l'ospedale fondato da don Verzè potrebbe ospitare il meeting fra i due che si sono evitati nelle ultime ore della campagna elettorale, avvelenata dalle divisioni del centrodestra nella capitale. Berlusconi sosteneva Alfio Marchini, Salvini spingeva Giorgia Meloni. Risultato: il flop di Marchini e la sconfitta, sia pure di misura, della Meloni che è rimasta fuori dal secondo turno. Ora si spera nella vittoria di Parisi, il candidato che, almeno a Milano, ha messo tutti d'accordo.

Ma prima, probabilmente martedì, ci sarà l'operazione e verrà sostituita la valvola aortica. Ad operare sarà Ottavio Alfieri, il primario di Cardiochirurgia. «Berlusconi - assicura Alberto Zangrillo, il suo medico personale - è molto determinato, molto consapevole e molto coraggioso».

Non resta che aspettare.SteZu

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