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Le lettere segrete di un martire italiano

In esclusiva i messaggi di Don Santoro, ucciso in Turchia nel 2006 da un islamista

Le lettere segrete di un martire italiano

All'indomani della terribile uccisione di padre Jacques Hamel, sgozzato mentre celebrava messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray a Rouen, in Normandia, pubblichiamo alcune lettere inedite di don Andrea Santoro, il sacerdote romano brutalmente assassinato esattamente dieci anni fa a Trebisonda, in Turchia, da un giovane che gridò «Allah è grande» e gli sparò due colpi di pistola alle spalle, mentre don Andrea era inginocchiato a pregare all'interno della chiesa «Santa Maria» dove era stato destinato. Per l'omicidio venne un giovane di 16 anni, Ouzhan Akdil, che confessò di aver ucciso don Santoro perché sconvolto dalle vignette satiriche su Maometto apparse su un quotidiano danese. Gli scritti del sacerdote nell'anno in cui ricorre il decennale dalla morte sono stati raccolti e archiviati dall'Associazione don Andrea Santoro che ne sta curando anche la pubblicazione (leggi qui).

In queste lettere emerge chiaramente la visione profetica di don Andrea, martire assassinato a causa della sua fede, che già dieci anni fa intuiva la difficoltà di comprendere l'identità e i valori di ciascuno, in un'Europa che spesso ha negato a se stessa la sua vera identità. Don Andrea si è speso fino alla morte affinché il dialogo vincesse sullo scontro, e chiedeva rispetto e reciprocità. Ma già dieci anni fa le difficoltà non mancavano e il sacerdote desiderava farle conoscere (alle autorità civili) con la speranza che si potesse agire per superarle, e non per scontrarsi. Per ricordare la figura del sacerdote Fidei Donum romano, l'associazione ha organizzato una serie di eventi nella Capitale. Il prossimo si svolgerà presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme domenica 27 novembre.

Per informazioni: www.

associazionedonandreasantoro.it

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