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L'ex braccio destro di Grillo: "Nel M5S c'è guerra di potere"

Marco Canestrari: "Vi racconto la mutazione genetica del M5S"

L'ex braccio destro di Grillo: "Nel M5S c'è guerra di potere"

Era l'ex braccio destro di Beppe Grillo, "l'ombra" che lo seguiva ovunque e dipendente della Casaleggio Associati. Ma oggi Marco Canestrari attacca il M5S orfano di Gianroberto Casaleggio, raccontando a La Stampa la "mutazione genetica" del movimento.

"All’inizio eravamo una comunità. Roberto amava quella parola. Ora non più", racconta Canestrari, secondo cui il M5S può cambiare l’Italia. "Dubito in meglio". Il motivo? "Un gruppo parlamentare impegnato in una guerra per bande e a coprire le proprie bugie, a cominciare dagli stili di vita, tutt’altro che francescani", spiega, ". È nato denunciando i politici che usavano la querela per minacciare i giornalisti, e ora spaccia robaccia sui siti legati al blog, e alimenta cultura della minaccia e diffamazione seriale in rete. Sono diventati la voce del nuovo oscurantismo. Come gli antivaccinisti che attirano i clic sui siti. Al ministero della salute ci mandiamo un antivaccinista? È un sistema che allontana le competenze e attira i ciarlatani".

Una guerra di potere che divampa anche all'interno del direttorio: "L’ascesa di Di Maio, che Grillo aveva cercato di fermare dicendo non ci faremo imporre il candidato premier dalle tv, è speculare all’ascesa di Renzi e coltiva di per sé il germe del tradimento. Davvero qualcuno pensa che l’onorevole Di Maio smetterà di far politica a 37 anni, dopo due mandati? Hanno già creato un patto e una casta di intoccabili: tutto quello contro cui Roberto ci spingeva a lottare".

Una guerra che non può fermare nemmeno il successore di Gianroberto, il figlio Davide Casaleggio: "Non ha nessuna passione politica, a differenza del padre. Mancato Roberto, il Movimento rimane solo un asset dell’azienda: chi lavora sui portali - sul blog e su Rousseau - è assunto dalla Casaleggio, ad essa risponde e lavora anche su altri progetti, estranei alla politica. Io non credo che loro si arricchiscano, ma finanziariamente questo modello sta in piedi grazie alla pubblicità sul blog - che peraltro risulta la sede ufficiale del M5S - e sui siti che il blog sponsorizza.

Se vi rinunciano, devono licenziare".

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