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L'ex premier smentisce Biden "I russi dietro il No? Non credibile"

L'analisi del Cav: «Vuol candidarsi a leader e attaccare Trump»

L'ex premier smentisce Biden "I russi dietro il No? Non credibile"

Roma «I russi dietro la vittoria del No al referendum? Biden vuole candidarsi a leader, lo dice per attaccare Trump». Silvio Berlusconi, in un colloquio con il Corriere della Sera, si sofferma sulle curiose affermazioni dell'ex presidente degli Stati Uniti. E le liquida come l'inizio della sua campagna elettorale.

«Le accuse di Joe Biden contro Mosca, contro le manipolazioni delle democrazie occidentali, compresa quella italiana, sinceramente mi hanno meravigliato. Le ho ritenute non credibili» dice il leader di Forza Italia. «Posso dire di essere uno dei maggiori esperti al mondo di fake news, nel senso che sono e sono stato vittima delle stesse, come forse nessun leader nella storia dell'occidente democratico», aggiunge l'ex premier. «E indubbiamente sono stato anche vittima di calunnie, pettegolezzi, falsità, accuse inventate e indimostrabili, dice il Cavaliere. «Joe Biden è un politico esperto: se l'amministrazione Obama, della quale era vice presidente, fosse stata in possesso di queste notizie, avrebbe avuto il dovere di avvertire Paesi amici e alleati. La mia impressione è che Biden abbia in animo di candidarsi nel 2020 per i democratici, e abbia scritto questo articolo soprattutto per ragioni di politica interna, per attaccare la politica di Trump. In realtà la sua analisi, anche per quanto riguarda le presunte difficoltà interne di Putin, mi sembra imprecisa e superficiale», sottolinea Berlusconi. Alla domanda se Putin sia in grado di influenzare le opinioni degli italiani, o se lo abbia già fatto con il referendum fallito di Renzi, Berlusconi risponde: «Non lo credo affatto. Ritengo che gli italiani siano un popolo intelligente e consapevole, e che le loro scelte politiche siano razionali: hanno votato No al referendum costituzionale per difendere la democrazia e impedire una deriva pericolosa. Il Pd sbaglia, dovrebbe ricordare che furono i loro antenati, il Partito Comunista, a ricevere da Mosca finanziamenti e un diretto sostegno proprio con le tecniche della disinformatia. Eppure non vinsero mai, perché gli italiani scelsero sempre la libertà».

Col Corriere il leader di Fi commenta anche il presunto aiuto digitale che Mosca darebbe al partito di Beppe Grillo o alla Lega: «Credo che il complottismo sia un atteggiamento piuttosto ingenuo. Molto spesso sono proprio i Cinque Stelle a farvi ricorso, sulla Rete». Sulle parole di Biden un commento arriva anche dall'ex ministro degli Esteri, Franco Frattini. «È grave e offensivo che Biden dica che l'opinione pubblica in Italia è stata manipolata da hacker russi. Gli italiani sanno cosa fare, l'epoca del piano Marshall è lontana. Piuttosto gli Usa lavorino con la Russia contro il terrorismo».

FdF

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