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L'Fbi chiude l'osservatorio E il giallo scatena gli ufologi

Mistero al Sunspot: una settimana fa il misterioso blitz I complottisti romanzano su allarmanti avvistamenti

L'Fbi chiude l'osservatorio E il giallo scatena gli ufologi

Per i complottisti di rito post-futurista una sceneggiatura perfetta: un osservatorio astronomico tra i più importanti d'America chiuso da un giorno all'altro, senza spiegazioni e con modi piuttosto spicci. E non ancora riaperto, malgrado sia trascorsa oltre una settimana dall'apposizione dei sigilli. Un plot irresistibile: che cosa hanno visto coloro che lavorano in quel posto? Qualcosa che fa tremare il governo statunitense e il mondo?

Un po' noir un po' fantascienza, la storia sbarca dal New Mexico, stato americano di deserti e silenzi, quello in cui Walter White e Jesse Pinkman cucinavano cristalli di metamfetamina in canottiera e parannanza dentro una roulotte in Breaking Bad. Qui in cima alle Sacramento Mountains, 29 chilometri a Sud di Cloudcroft, ha sede il Sunspot solar observatory, una struttura bianca a forma di tempio postmoderno specializzato nello studio del sole. E qui lo scorso 7 settembre hanno fatto irruzione scendendo da elicotteri d'assalto Blackhawk gli uomini dei corpi speciali dell'Fbi. Gli agenti governativi hanno sigillato l'osservatorio per ragioni di «sicurezza nazionale», come ha riferito l'Aura, l'Associazione delle università di ricerca in astronomia che dirige l'osservatorio, e ai dipendenti non è stato detto nulla. Nemmeno quando potranno tornare al lavoro, malgrado la chiusura della struttura sia stata dall'inizio definita «temporanea». E anche lo sceriffo della contea di Otero, Benny House, cade dalle nuvole. «Abbiamo dato una mano nell'evacuazione ma nessuno ci ha spiegato il perché».

Il fatto è che il New Mexico non è un luogo come un altro. La scarsità della popolazione (è grande quasi quanto l'Italia ma ha meno abitanti di Roma) e le sterminate aree desertiche ne fanno da decenni il teatro di esperimenti militari segreti sui quali sono stati scritti romanzi e film. Ma soprattutto in New Mexico si trova Roswell, la cittadina nei cui dintorni il 3 luglio 1947 vennero ritrovati resti di quello che allora qualcuno attribuì a un oggetto volante non identificato. Nei decenni successivi fu più volte messa in discussione la veridicità della versione «rassicurante» fornita dall'aeronautica militare sull'incidente, intesa solo a insabbiare la verità : ovvero l'esplosione di un'astronave. Quelli trovati nel ranch vicino a Roswell sarebbero stati i detriti minori di un velivolo alieno ritrovato nella Piana di San Augustin, 200 chilometri a nord-ovest di Roswell, accanto ai cadaveri di alcuni umanoidi. Ovviamente - c'è da chiederlo? - extraterrestri. Qualcuno - un produttore cinematografico londinese - metterà anche in giro il filmato ottenuto casualmente di una presunta autopsia di un alieno ritrovato nei campi del New Mexico. Un supertarocco secondo gli esperti. Ma né questa obiezione, né la spiegazione contenuta nel rapporto dell'inchiesta parlamentare sul caso - secondo cui quei detriti appartenevano a un pallone sonda lanciato nell'ambito del segretissimo progetto della United States Air Force denominato Mogul, allo scopo di spiare lo sviluppo di bombe atomiche da parte dell'Unione Sovietica - hanno mai convinto i complottisti, arcisicuri che a Roswell settantun anni fa si schiantarono degli ET pasticcioni.

Ecco quindi che la chiusura del Sunspot Observatory ridà fiato alle trombe degli ufologi in servizio permanente effettivo. E ai complottisti di altro genere. Come quelli che, come riporta il quotidiano inglese Express, collegano l'episodio all'allarme lanciato qualche giorno fa dalla Noaa (la National oceanic and atmospheric administration) a proposito di un enorme bagliore solare, pericolosissimo per l'umanità, che starebbe per accecare il nostro pianeta. Cosa mai accaduta.

Preparate gli occhiali da sole.

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