Politica

«L'immigrazione è la Champions dei criminali»

L'Europol: il traffico di uomini è un business da 5,5 miliardi l'anno

Francesca AngeliRoma Un migrante è più redditizio di una grossa partita di cocaina. Il contrabbando di profughi nel 2015 ha portato nelle casse della malavita internazionale oltre 5 miliardi di euro ed è quindi diventato la Champion League della delinquenza.L'Europa è entrata in una drammatica spirale negativa: più profughi accoglie più foraggia la criminalità. La crisi dei rifugiati e le migrazioni di massa hanno arricchito enormemente una rete delittuosa che non soltanto incassa somme enormi grazie al traffico ma poi sfrutta questi stessi esseri umani disperati come pedine delle organizzazioni criminale. É il quadro tracciato da Rob Wainwright al quotidiano inglese The Independent on Sunday. Il responsabile di Europol (la polizia europea) avverte: o i governi elaborano una migliore strategia per fronteggiare la crisi o rischiano di accrescere questa industria spietata. Le stime dell'Onu sui rifugiati parlano di oltre un milione di persone fuggite dalla povertà dalla persecuzione e dalla fame. Tutte queste persone rappresentano per i trafficanti di esseri umani semplicemente «un mucchio di soldi».Il capo dell'Europol spiega come i movimenti di massa siano in quale modo eterodiretti grazie alla regia di una struttura che si dirama dall'Africa subsahariana fino alla Scandinavia. Il migrante fuggitivo dovrà pagare per ogni tappa del suo cammino verso l'Europa. Prima per uscire dal suo paese in guerra, poi per ottenere documenti falsi in Turchia e poi ancora per un passaggio su un gommone o una barca scalcinata.E non basta. Una volta dentro i confini europei si deve ancora pagare per raggiungere le nazioni più ricche come la Germania o la Svezia. Il ripristino dei controlli alle frontiere dell'Ungheria e dell'Austria non ferma il traffico ma aumenta i costi. Wainwright calcola che ciascun migrante paga una somma media fra i 3.000 ed i 6.000 dollari. Dunque il conto è presto fatto: 6 miliardi di dollari nelle casse di delinquenti che li useranno per continuare ad accrescere le loro reti criminali. Europol ha identificato nel 2015 almeno 10.700 persone implicate nel contrabbando di profughi in modi diversi. Si va dai falsari che fabbricano passaporti, agli autisti che aiutano a passare i confini. Alcuni sono collaboratori occasionali, altri invece organici alle bande criminali. Il migrante rischia a contatto con i criminali di essere derubato o abbandonato, subendo ogni sorta di abusi. Molti di quelli che arrivano non hanno altra scelta che diventare membri della banda criminale. Un'analisi davvero preoccupante soprattutto per un paese di approdo come l'Italia dove i dati confermano che il 90 per cento dei rifugiati entrati nell'ultimo anno sono maschi adulti ovvero la categoria più a rischio rispetto all'ingresso nella criminalità organizzata. Oltretutto il traffico di esseri umani è sempre più strettamente connesso a quello della droga gestiti dalle reti criminali nello stesso modo spietato.Wainwright sottolinea che due dei terroristi protagonisti dei sanguinosi attentati di Parigi «erano entrati in Europa attraverso la rotta balcanica». La risposta dell'Europa deve essere più forte e coordinata e puntare ad individuare i boss di questo traffico criminale. Il passaggio cruciale è la Grecia che va aiutata con mezzi e uomini nel processo di identificazione dei migranti che a migliaia approdano sulle sue coste. «Dobbiamo aiutare le autorità greche che sono sopraffatte«, insiste il capo dell'Europol.

Le risorse necessarie possono essere reperite, conclude, alzando le tasse sul gasolio.

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