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L'inchiesta sul Campidoglio arriva ai vertici dei grillini

Aiuti al ras delle discariche Cerroni, nei guai Vignaroli: è il compagno della Taverna e lo sponsor della Muraro

L'inchiesta sul Campidoglio arriva ai vertici dei grillini

Roma - C'è sempre l'impianto del ras dei rifiuti Manlio Cerroni di Rocca Cencia al centro dei nuovi accertamenti della Procura di Roma. Ed è quello che può mettere in guai seri l'assessora all'Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro, sia nella sua veste di membro della giunta che in quella precedente, come consulente per 12 anni dell'Ama e responsabile dei controlli sugli impianti.

Ieri, il titolare dell'inchiesta Alberto Galanti ha mandato i carabinieri del Noe nella sede dell'azienda per i rifiuti capitolina, per acquisire i documenti che riguardano questo filone delle indagini, che vede la Muraro indagata per reati ambientali e abuso d'ufficio, cui potrebbero aggiungersi truffa, e corruzione.

Il pm vuole scavare sul prima e sul dopo la nomina nel governo Raggi e infatti ha voluto far acquisire in Campidoglio dai carabinieri tutte le delibere firmate dalla Muraro. Che, appena diventata assessora si diede molto da fare per far riaprire l'impianto di Rocca Cencia, già sotto inchiesta, anche con l'ispezione a sorpresa all'Ama del 25 luglio, insieme alla sindaca, che provocò le dure accuse dell'allora presidente Daniele Fortini.

La domanda che gli inquirenti si pongono è: la Muraro volle favorire Cerroni e che interessi nascondono le pressioni per far tornare in funzione il tritovagliatore del consorzio Colari, che fruttava contratti d'oro (sui quali la superconsulente aveva voce in capitolo) all'uomo che monopolizza da 30 anni trattamento e smaltimento dei rifiuti romano?

Il suo ruolo all'Ama non è certo quello di una normale consulente, la descrivono come parte del vero centro di potere con l'exad Franco Panzironi e l'ex direttore generale Giovanni Fiscon, ambedue sotto processo per Mafia Capitale.

L'assessora in questo momento, mentre cadono tutte le teste discusse nello staff e nella giunta, è l'unica che la sindaca difende. Ma appare in bilico e la vicenda potrebbe coinvolgere il suo sponsor Stefano Vignaroli, che avrebbe partecipato ad incontri tutti da spiegare con Ama e Colari. Il deputato grillino, compagno di Paola Taverna e membro solo ufficiosamente del minidirettorio romano, è vicepresidente della commissione parlamentare Ecomafie, che avrebbe già avviato un'istruttoria e vorrebbe sentirlo in audizione. A questo punto, anche i pm potrebbero interessarsi a lui, considerato lo stretto rapporto con la Muraro.

Forse anche questa spada di Damocle sul duo Vignaroli-Taverna ha pesato sulle improvvise dimissioni del vertice romano dei Cinque Stelle? Vicende politiche dei grillini e inchiesta giudiziaria sui rifiuti si intrecciano pericolosamente.

I pm, probabilmente, preparano nuove mosse. Sul tavolo di Galanti e degli aggiunti Paolo Ielo e Michele Prestipino arriveranno sia la trascrizione dell'audizione di Muraro e Raggi in commissione Ecomafie di lunedì che i due faldoni da 1000 pagine che l'assessora ha presentato in sua difesa, pieni di report, mail e altre carte soprattutto sulla gestione Fortini 2014-2015. Il conflitto tra la Muraro e l'expresidente dell'Ama ha portato alle dimissioni del manager. E ora la Colari lo ha querelato e Cerroni lo ha denunciato per diffamazione.

Dopo l'esposto di FdI i pm, come atto dovuto, indagano anche sulla nomina dell'excapo di gabinetto della Raggi, Carla Raineri .

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