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Linea dura di Berlusconi "Sono stufo, basta giravolte"

L'ex premier conferma Bertolaso e rifiuta nuovi vertici con i leader della coalizione: "Non capisco cosa abbia in mente Salvini". I pontieri azzurri trattano ancora con Fdi

Linea dura di Berlusconi "Sono stufo, basta giravolte"

Silvio Berlusconi chiude la porta a nuovi vertici allargati sul «caso Roma». I tentativi dei vari pontieri, in primis Ignazio La Russa e Armando Siri per Fratelli d'Italia e «Noi con Salvini», di organizzare un incontro dei leader tutto dedicato al caso Roma si infrangono sulla linea dura decisa dal presidente di Forza Italia. «Non c'è niente su cui discutere e trattare. Sono stufo, non mi presto ad altre giravolte, abbiamo firmato un documento a sostegno di Bertolaso sotto il quale compaiono tre firme, sono gli altri ad aver cambiato idea, non io», ripete seccato a chi lo interpella. E tanto per far capire in maniera ancora più limpida le sue intenzioni, accetta di partecipare alla puntata di Radio anch'io di questa mattina su Rai Radio Uno insieme all'ex Capo della Protezione Civile (prima di farsi ricoverare per una piccola operazione all'occhio). Una blindatura resa ancora più solida dalla partecipazione dello stesso Bertolaso a Porta a Porta.Il leader azzurro, insomma, non arretra di un millimetro e non si fa coinvolgere da nuove contrattazioni. Sotto traccia, però, qualcosa si muove. Se il canale di dialogo con Matteo Salvini risulta sostanzialmente interrotto, si muovono le diplomazie di Forza Italia e Fratelli d'Italia, con Fabio Rampelli molto attivo. Oggi potrebbe essere una giornata importante per capire se si riuscirà a trovare un punto di incontro per ricostituire almeno una alleanza a due nella Capitale. Impresa complicata ma non impossibile. Berlusconi, comunque, non vuole sentir parlare di un passo indietro di Bertolaso. «Non riesco a capacitarmi di come si possa sprecare un'occasione di questo tipo, avendo un candidato di grande e assoluto valore come Bertolaso. Questo è puro autolesionismo», si sfoga in diverse telefonate. «A questo punto davvero non capisco cosa abbia in mente Salvini». Un tema su cui, indirettamente, torna anche Deborah Bergamini: «Sono con Rampelli quando dice che la battaglia per la leadership nazionale del centrodestra va giocata da un'altra parte, non sulla pelle dei romani».Forza Italia - che oggi saluterà il rientro nelle sue file del consigliere comunale Marco Pomarici, transitato per un anno e mezzo proprio nella Lega - lavora comunque alla definizione della mappa dei candidati. Un lavoro che ha visto nelle ultime ventiquattro ore l'ufficializzazione della candidatura di Osvaldo Napoli per Torino, con tanto di saluto di benvenuto da parte di Berlusconi. «Sono lieto che abbia risposto positivamente alla nostra proposta di candidarsi. È un altro protagonista del fare che si aggiunge a Bertolaso, a Parisi, a Lettieri nella strategia di Forza Italia di offrire alle grandi città amministratori di vasta esperienza operativa, amministrativa e gestionale. A questa esperienza nel mondo dell'impresa Napoli ha aggiunto anche quella nell'amministrazione pubblica in due comuni del Piemonte. Appare quindi come il candidato ideale. Un uomo di azienda, un buon amministratore pubblico, un sindaco efficiente e capace per Torino e per i torinesi».

Una prima mossa a cui potrebbe presto aggiungersi l'ufficializzazione dell'entrata in campo di un giovane di provate qualità come Galeazzo Bignami a Bologna.

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