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L'inesperienza 5s non fa miracoli

L'inesperienza 5s non fa miracoli

La caduta libera del M5s alle ultime Regionali induce a una riflessione sul comportamento dei suoi «cyberelettori» che dimostrano una rigidità mentale causa ed effetto di molte distorsioni cognitive.

L'elettore pentastellato elabora la realtà in modo binario, tutto o nulla, incapace di quelle posizioni intermedie in cui spesso è contenuta la verità. Una semplificazione che è una peculiarità del mondo infantile. Un adulto dal pensiero dicotomico assume atteggiamenti estremistici perché non cerca la verità putativa, l'unica possibile, ma soltanto conferme a credenze cui è giunto trascinato dal gruppo con cui condivide un senso di appartenenza. Il gruppo dirigente e i suoi elettori hanno creduto in una sorta di miracolo che avrebbe dovuto compiersi alla luce dell'inesperienza della cosa pubblica soltanto perché si contrappone a quanto già è stato proposto nel passato della repubblica.

La contrapposizione si fa sentire in tutti i campi. La parola d'ordine sembra essere «celare la verità», non solo quella storica ma anche quella scientifica, per sostenere tesi prive di fondamento come quella per cui i vaccini ammalerebbero invece di salvaguardare l'umanità da temibili epidemie. La lista è lunga: le scie chimiche, le decapitazioni dell'Isis, lo sbarco sulla luna e le stragi di Stato. Un cospirazionismo che alimenta paure ma fomenta quella paranoia contro il sistema che ha reso possibile l'ascesa di un partito senza programmi realizzabili e nessuna competenza. Con i 5 stelle la politica si è trasformata in un ring in cui il combattimento non è basato sulle reali capacità ma su uno scontro tra un presunto cattivo e un buono che dovrebbe portare alla ribalta un vincitore in grado di cambiare il paese se solo non fosse perseguitato da pezzi deviati dello stato che invece desiderano una condizione di caos. «Prima di Grillo vivevamo dentro Matrix» affermava Gianroberto Casaleggio, schiavi predeterminati in un mondo fittizio.

Con il grande demiurgo che indossa nei suoi video maschere da robot abbiamo smesso di aspettare quel Godot che non arriverà mai perché lui, Grillo, senza il quale il Movimento non esisterebbe, ci salverà dall'estinzione, sostituendo magicamente Di Maio con Di Battista, perché le persone sono una uguale all'altra, alter ego di un comico sospinto da una eccitazione e una disinibizione esasperata, in cui è possibile tutto e il contrario di tutto.

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