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L'intelligenza artificiale dell'Ue: "Vinceremo la sfida dei big data"

Cena all'Eliseo con i manager Google, Apple, Facebook e Amazon Vertice con il genio matematico Villani, visionario dei computer

L'intelligenza artificiale dell'Ue: "Vinceremo la sfida dei big data"

La condivisione dei dati? Preziosa, sempre che si tuteli la privacy. Apparentemente in controtendenza con l'onda del momento, il genio matematico della squadra Macron, il deputato del partito del presidente, En Marche, Cédric Villani, lancia oggi un guanto di sfida e allo stesso tempo un invito alla collaborazione diretti dalla Francia ai colossi del web, dell'hi tech e dell'informatica mondiali, Cina e Stati Uniti in cima alla lista. Lo fa con il vertice organizzato al Collège de France di Parigi e che va di pari passo con il piano ambizioso sull'Intelligenza artificiale che Macron rivelerà in queste ore, preceduto da una cena all'Eliseo alla quale sono stati invitati diversi Big del settore, alcuni dei quali fra i migliori rappresentanti del Gafa, cioè del gruppo composto dai colossi del settore, Google, Apple, Facebook e Amazon.

Villani, 44 anni, vincitore nel 2010 di quello che viene definito il Nobel della matematica, la medaglia Fields, ha firmato il rapporto sull'Intelligenza Artificiale attraverso cui la Francia intende conquistare un ruolo da protagonista in Europa per proporre modelli alternativi di sviluppo e recuperare il divario con Paesi come il Regno Unito e la Corea del Sud. «C'è un contatto troppo debole fra scienza e politica. E parte del mio lavoro è di rafforzare questo legame. Sarà il ruolo della Francia, per guidare il resto d'Europa».

Che cosa vuole dire in concreto? Vincere la sfida sull'uso dei big data finiti nell'occhio del ciclone negli ultimi giorni per l'abuso che ne hanno fatto Facebook e Cambridge Analytica, che hanno sfruttato quelli di 50 milioni di utenti, prevalentemente americani, per diffondere messaggi mirati di natura politica. Eppure l'uso e l'analisi di quell'enorme mole di informazioni eterogenee che arriva dal web, può e deve avere un impiego sociale, per aiutare a scoprire legami tra fenomeni diversi, anche di natura medica. Ed è questa la sfida che la Francia vuole vincere in un momento in cui cresce invece l'indignazione dell'opinione pubblica per il loro uso-abuso. Non a caso Macron riceverà il presidente di Samsung e visiterà un centro di ricerca sul cancro all'Istituto Curie. Toccherà invece al dandy Villani, noto oltre che per il suo genio anche per il suo look, convincere l'Europa ancora scettica che le aziende e i governi devono condividere più dati e sfruttarli in tantissimi settori, dai trasporti all'istruzione, dall'industria alla medicina all'energia. Perché potrebbero essere cruciali nell'identificazione di rischi per la salute o per la gestione dei flussi di traffico su ruote nelle città. Perciò, in contemporanea con l'evento al Collège de France, a cui partecipano il ministro dell'Economia Bruno Le Maire e il Commissario Ue per la Ricerca, la Scienza e l'Innovazione, Carlos Moedas, Macron presenterà le misure della Francia vocata all'intelligenza artificiale: nuove regole europee per la protezione dei dati, accesso facilitato ai dati per i ricercatori che si occupano di salute, aumento fino al raddoppiamento degli studenti (oggi 3-5mila) con una formazione nel campo dell'Intelligenza artificiale, nuovi centri di ricerca. Tutto garantito da una quota dei miliardi di finanziamento già stanziati per «l'innovazione» e le «competenze».

«Il trucco - ha riferito Villani - è far capire alla gente che la condivisione dei dati non significa necessariamente scendere a compromessi con la privacy».

«Se le regole sono costruite correttamente, i dati possono e dovrebbero essere anonimi e la loro condivisione all'interno di una cornice ristretta di protezione della privacy». Ce la farà a vincere la sfida?

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