L'invasione di campo del pm Di Matteo: "Siri? Giusta scelta di Conte"
Il pm Di Matteo elogia il premier che ha chiesto le dimissioni del sottosegretario della Lega. Si allarga il fronte giustizialista
Il pm Di Matteo elogia il premier che ha chiesto le dimissioni del sottosegretario della Lega. Si allarga il fronte giustizialista

La richiesta di dimissioni da parte del premier Conte per il sottosegretario della Lega, Armando Siri, agita e non poco le acque del governo. Da settimane si susseguono le accuse da parte dei grillini mossi dal vento giustizialista e da parte dei leghisti che blindano la poltrona di Siri. Matteo Salvini tiene il punto e manda un messaggio chiaro al premier Conte: "Dimissioni? Prima deve esserci almeno il rinvio a giudizio". Ma a quanto pare la linea giustizialista sposata dal presidente del Consiglio è gradita a certi ambienti della magistratura. E così qualche pm si lancia in una vera invasione di campo. Come riporta il Fatto, il pm Nino Di Matteo nel corso diu un intervento al convegno "MicroMega", ha sposato la linea Conte su Siri: "Ho apprezzato la decisione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di dare una valutazione politica di comportamenti di membri del governo, a prescindere dalle valutazioni giudiziarie. La magistratura fa le sue inchieste, con i suoi tempi, ma intanto la politica deve subito prendere le sue autonome decisioni".
Insomma la toga va in pressing su Siri e si sicrive al partito giustizialista. E di fatto non è la prima volta che Di Matteo prende posizione sull'indagine per corruzione che riguarda il sottosegretario leghista. Il pm già qualche giorno fa aveva affondato il colpo sulla Lega chiedendo (nuovamente) tra le righe le dimissioni di Siri: "I mafiosi capiscono subito su chi poter fare affidamento. La difesa a oltranza di un indagato per contestazioni di un certo peso potrebbe essere, in questo come in altri casi, un segnale che i poteri criminali apprezzano". Parole dure dal sapore giustizialista su cui si sono subito fiondati i Cinque Stelle: "Le parole del sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, Nino Di Matteo, espresse in una intervista a Repubblica, siano un faro per ogni forza politica. Ha ragione Di Matteo quando dice che è necessaria una svolta della politica: non si possono aspettare le sentenze della magistratura, bisogna avere la capacità di intervenire prima ed è quello che il M5S ha sempre fatto. Ripetiamo: qui non discute di giustizialismo o garantismo, ma di etica e di questione morale", avevano fatto sapere fonti pentatstellate. Insomma adesso il cerchio si chiude. La saldatura tra pm e M5s è completa.
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