Cronache

L'Italia chiude i cieli al 737 maledetto

Anche l'Agenzia Ue per la sicurezza blocca il velivolo. Trump: «Meglio gli aerei vecchi»

L'Italia chiude i cieli al 737 maledetto

Niente più Boeing 737 Max8 nei cieli europei. I principali Paesi del vecchio continente hanno alla spicciolata chiuso i rispettivi spazi aerei ai voli di qualsiasi compagnia aerea operati con il modello della Boeing di ultima generazione precipitato in due circostanze negli ultimi mesi: il 29 ottobre in Indonesia e domenica scorsa in Etiopia, provocando in totale 346 vittime. Ieri hanno bannato i 737 Max8 il Regno Unito, la Francia, la Germania («la sicurezza viene prima di tutto - afferma il ministro dei Trasporti, Andreas Scheuer -. Finché tutte le incertezze non saranno superate, ho ordinato di chiudere lo spazio aereo a tutti i Boeing 737 Max da subito»). Poi è arrivata anche l'Italia, dove ci sono tre Max8 nella flotta di Air Italy, che ha fissato lo stop operativo alle 21 di ieri. Al momento sono molti i Paesi che vietato il volo ai 737 Max. Oltre agli europei (ci sono anche Paesi Bassi, Irlanda e Austria e altri si aggiungeranno nelle prossime ore), si sono l'Australia, Cina, Indonesia, Singapore, Corea del Sud, Mongolia, Malaysia, Oman. E in serata l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha deciso di «sospendere tutte le operazioni di volo di tutti gli aerei Boeing dei modelli 737-8 Max e 737-9 Max in Europa come misura precauzionale».

Divieti che si aggiungono alla scelta di molte delle compagnie aeree che hanno nelle loro flotte l'aereo maledetto di lasciarlo per il momento a terra. Lo hanno fatto ieri Norwegian e Tui, e anche il colosso Turkish Airlines: ormai - ma i dati cambiano di ora in ora - sono 183 i velivoli a terra, mentre soltanto 153 dei 336 già operativi sono ancora autorizzati a volare. Tra i Paesi che ancora non prendono provvedimenti ci sono gli Stati Uniti, in bilico tra le esigenze di sicurezza e il desiderio di salvaguardare la più grande azienda aerospaziale del Paese, che ieri ha aperto a Wall Street con un altro -4 per cento dopo aver perso il 5 per cento lunedì. Ieri il presidente Usa Donald Trump si è lasciato andare una una considerazione nostalgica su twitter («I nuovi aerei sono diventati troppo complicati da pilotare, meglio quelli vecchi. Non voglio Albert Einstein come mio pilota. Voglio professionisti grandiosi ai quali sia permesso di prendere il controllo di un aereo in modo rapido e semplice»), e due senatori, il repubblicano, Mitt Romney e la democratica Elizabeth Warren, hanno chiesto alla Federal Aviation Administration (FAA) un provvedimento che sospenda i voli dei 737 Max8 per «eccesso di cautela a tutela dei passeggeri». Ma la Boeing confermava la fiducia nel 737 Max8 ricordando come «la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti non sta richiedendo ulteriori azioni al momento, e sulla base delle informazioni attualmente disponibili, non abbiamo alcuna base per emettere nuove linee guida per gli operatori». La Boeing ha comunque annunciato di aver programmato l'aggiornamento del software utilizzato dagli 737 Max8, sotto accusa per un possibile difetto nella gestione dei dati relativi al sistema di protezione del cosiddetto «inviluppo di volo» ovvero la relazione fra angolo di attacco dell'ala, velocità del velivolo e flusso di aria che lo circonda.

In Etiopia, sul luogo della tragedia, continuano a rilento i lavori per il recupero dei corpi tra i rottami. «Ci vorranno almeno cinque giorni per cominciare a identificare le corpi e riconsegnarli», afferma il portavoce della compagnia, Asrat Begashaw.

Un dolore aggiuntivo per centinaia di famiglie schiantate come si è schiantato l'aereo ET302 di domenica scorsa.

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