Cronache

Lite sul bus, accoltella un ragazzino

L'autista insultato durante il viaggio si vendica al capolinea. Poi viene picchiato

Lite sul bus, accoltella un ragazzino

Milano - Una lite degenerata in rissa a bordo di un autobus, in una zona semi centrale di Milano, è finita con un 17enne accoltellato e ricoverato in prognosi riservata. E un 56enne dipendente dell'azienda dei trasporti cittadina (Atm) che ha riportato diverse contusioni al volto e alla testa e la frattura del setto nasale. Nelle ore subito dopo i fatti si è parlato di aggressione da parte di un gruppo di ragazzini violenti e di un adulto che si è difeso con l'arma che portava per precauzione. Di questo tenore anche il racconto del 56enne e del conducente che ha chiamato il 112, riportato da un consigliere comunale della Lega Nord. Le prime ricostruzioni fatte dai carabinieri, soprattutto grazie alle immagini delle telecamere interne al mezzo pubblico, danno però un quadro diverso. «Non c'è alcuna baby gang», dicono gli inquirenti, ed è stato l'adulto a provocare la lite.

Ecco i risultati delle iniziali verifiche dei carabinieri, in base ai video. Sono circa le 22 di venerdì. L'autobus della linea 80 si ferma in via Capecelatro, in zona San Siro. Di fianco all'autista ci sono un passeggero 29enne e un dipendente Atm fuori servizio. Quest'ultimo è piuttosto corpulento, ostruisce in parte il passaggio. Arrivano i ragazzi, quattro hanno 17 anni e uno 18, sono di corsa. I primi a raggiungere l'autobus bloccano le porte per permettere agli altri di salire, non più di 5-6 secondi. Qualcuno di loro urta il tranviere sulla porta e lui reagisce con una frase di rimprovero. Ne nasce uno screzio, nulla di violento all'inizio, volano insulti reciproci. Il 56enne si muove verso il gruppo, il passeggero lì accanto lo trattiene. Lo stesso fanno i ragazzini con l'amico che vuole scontrarsi con l'adulto. Tra i due c'è un faccia a faccia, una spinta, ma senza che si alzino le mani. Alla fine i giovani vanno a sedersi in fondo.

Al capolinea di De Angeli c'è il secondo round. Gli adolescenti scendono dalla porta di mezzo, sembrano non badare più al dipendente Atm. Lui si affaccia dalla porta anteriore, dà un'occhiata, scende e va loro dietro. Però prima, si vede chiaramente nel video, estrae un coltellino multiuso e ne apre la lama di sette centimetri. Nelle immagini successive il 56enne viene spintonato contro un taxi, poi cade a terra viene ripetutamente preso a calci dai ragazzi. Uno dei 17enni riceve (non inquadrato) una coltellata non profonda al fianco sinistro. Quale sia l'ordine esatto delle reciproche aggressioni non è chiaro: non c'erano telecamere esterne e le testimonianze dei diretti interessanti naturalmente divergono. Al momento nessuno degli adolescenti è stato denunciato. Sono studenti italiani, non erano alterati da alcol o droga, non hanno precedenti penali e abitano nella zona. Non sarebbero delinquenti in erba. Il ferito è ricoverato al Fatebenefratelli in attesa che i medici sciolgano la prognosi. Non è grave. Il tranviere, anche lui incensurato, è stato denunciato per lesioni personali aggravate. È all'ospedale San Paolo. «Ha il naso rotto e una commozione celebrale - spiega il consigliere comunale leghista Max Bastoni -. Conosciamo lui e il conducente, il loro racconto è ben diverso da quello ufficiale. Sono stati selvaggiamente aggrediti da una banda di balordi, scene da arancia meccanica, con passeggeri che scappavano. La vittima andava al compleanno della figlia, è stato minacciato. Ha estratto il coltello per paura di essere picchiato e si è difeso. Lo hanno colpito alla testa e quando era a terra in una pozza di sangue hanno infierito».

L'Atm valuta eventuali provvedimenti disciplinari.

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