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Litiga col cliente e lo uccide nel suo studio Avvocato si consegna ai carabinieri

Bepi Castellaneta

Brindisi Ha preso la pistola e ha sparato sei colpi. Poi, come in preda a una lucida follia, è uscito dalla stanza e si è avvicinato ai colleghi: «Chiamate i carabinieri» ha detto. Lui, Fortunato Calò, avvocato civilista di 47 anni, si è costituito dopo aver ucciso un suo cliente nello studio legale associato dove lavorava. La vittima è Arnaldo Carluccio, 45 anni, detto Fernando, piccoli precedenti penali alle spalle. È accaduto a Oria, 15mila abitanti, una quarantina di chilometri da Brindisi. Gli investigatori hanno in parte ricostruito la dinamica dell'omicidio. Ma rimangono ancora da chiarire diversi lati oscuri. E sono quelli legati al movente. Per questa ragione i militari hanno interrogato diverse persone e stanno tuttora scavando nell'attività dell'avvocato. Il quale per conto di Carluccio stava seguendo una pratica per un incidente stradale. Sul posto sono intervenuti anche il medico legale e il magistrato, il sostituto procuratore del Tribunale di Brindisi, Raffaele Casto.

Il corpo senza vita di Carluccio era nella stanza di Calò, a poca distanza dalla scrivania. Secondo la prima ricostruzione, nel pomeriggio il legale si è incontrato con la vittima nello studio, in via Latiano, anche se di solito il giovedì pomeriggio non venivano ricevuti clienti. I due hanno cominciato a discutere di una pratica, ma nel giro di poco tempo la situazione è degenerata ed è iniziata una discussione. Che si è fatta sempre più accesa. Il particolare è stato confermato anche dalle altre persone presenti in quel momento, che hanno sentito delle urla. Poco dopo i colpi di pistola. Calò ha premuto il grilletto più volte: il legale ha preso una calibro 9 regolarmente detenuta e ha sparato almeno 6 colpi. Per Carluccio non c'è stato niente da fare. Subito dopo l'avvocato ha aperto la porta della sua stanza ed è andato incontro ai colleghi chiedendo che venissero avvisati i carabinieri. E quando sono arrivati i militari, si è costituito ed è stato arrestato con l'accusa di omicidio. La strada è stata bloccata al traffico. Sul posto, dinanzi alla sede dello studio legale associato che porta il nome «Pomarico e Calò», si sono radunate decine di persone.

Ma nessuno riesce a spiegarsi questo pomeriggio di sangue.

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