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Lodi, quando tutto il Pd difendeva la piscina dello scandalo

Al centro dello scandalo che ha portato all'arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, una piscina data in gestione alla società privata Sporting Lodi. Dalle cronache locali emerge che tutto il Pd, compatto, difendeva quella scelta

Lodi, quando tutto il Pd difendeva la piscina dello scandalo

L'arresto del sindaco di Lodi ha sconvolto il Pd. Finito in manette con l'accusa di turbativa d'asta, Simone Uggetti è accusato di aver organizzato una gara su misura per favorire due società amiche per l'appalto delle piscine comunali all'aperto. L'inchiesta, come già abbiamo scritto ieri, è nata dalla denuncia di una funzionaria del Comune che agli inquirenti ha raccontato di "aver subito pressioni indebite da parte del sindaco". Da lì ha avuto inizio l'indagine, con alcune intercettazioni telefoniche da cui è emerso che gli indagati avrebbero cercato di cancellare tutte le tracce informatiche delle loro comunicazioni ("formattiamo il pc per cancellare le prove").

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha subito messo le mani avanti, dicendo che "non c'è una questione morale" nel Pd e ribadendo piena fiducia nella magistratura. Le indagini dovranno accertare la verità, stabilendo chi (e come) ha sbagliato a Lodi. Il lavoro degli inquirenti e in seguito dei magistrati, deve fare il proprio corso. E' interessante, però, come segnalato da Gli Stati Generali, rileggere la difesa a spada tratta che l'intero gruppo del Pd di Lodi fece dell'operazione piscine comunali, rispondendo alle polemiche e ai dubbi sollevati dalla stampa locale.

"Gentile Direttore - si legge nella lettera al Cittadino di Lodi - approfittiamo della disponibilità offerta dal suo giornale per mettere in evidenza le azioni di questa amministrazione che sosteniamo convintamente. Iniziamo proprio da un tema che ha fatto molto discutere in questi mesi, la realizzazione e la gestione del nuovo impianto sportivo Faustina Sporting Club. La città può oggi contare su un impianto sportivo di eccellenza accessibile a prezzi estremamente competitivi (5€ l’ingresso per i residenti). Sino ad ora il Comune di Lodi non ha pagato un euro (né per la realizzazione né per la gestione dell’impianto) e nei prossimi anni erogherà, come previsto dalla convenzione, un contributo di €300.000 annui, di poco superiore al costo diretto di gestione del vecchio e fatiscente impianto. Non sono previsti ulteriori oneri a carico del Comune e dei cittadini. Rivendichiamo quindi con fermezza la scelta del project financing grazie al quale è stato possibile realizzare un impianto moderno ed efficiente al servizio della collettività. I vincoli imposti dal patto di stabilità e i continui tagli indirizzati agli enti locali non avrebbero consentito al Comune di Lodi di finanziare direttamente l’opera impedendo di fatto la realizzazione della stessa. Siamo consapevoli del fatto che nel primo anno di attività le difficoltà finanziarie (proprie) in cui versava il precedente gestore (oggi in concordato preventivo) hanno in parte compromesso i risultati economici di esercizio ma non le potenzialità dell’impianto. Riteniamo infatti che la nuova compagine sociale abbia tutte le competenze tecniche e manageriali per rilanciare l’attività della piscina, garantire equilibrio economico e finanziario al progetto, e continuare a offrire un servizio di qualità ai cittadini".

La lettera è firmata "Gruppo Consiliare Partito democratico".

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