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L'operazione anti Renzi: "Bisogna tornare uniti attorno a Berlusconi"

Il consigliere politico di Forza Italia apre al dialogo con l'Ncd: "Una federazione di centrodestra che rispetti l'identità di tutti i partiti"

L'operazione anti Renzi: "Bisogna tornare uniti attorno a Berlusconi"

Roma - Onorevole Giovanni Toti, perché tornare ad allearsi con Ncd dopo la guerra di questi mesi?
«Si dialoga e si stringono alleanze su programmi, obiettivi, progetti e su un'idea di Paese. Siamo pronti a dialogare con Ncd e con chi, come noi, vuole mettere al primo posto gli italiani. Per tornare a vincere contro un Renzi tutto chiacchiere e tasse».

Non teme la disaffezione degli elettori?
«Ricostruire il centrodestra e metterlo in grado di vincere significa avere rispetto per i nostri elettori. Peraltro non stiamo parlando solo di Ncd. Il dialogo deve abbracciare Udc, Lega, Fratelli d'Italia, ovvero tutti quelli che strategicamente si ritengono alternativi al centrosinistra».

Ci sono passi in avanti?
«Domenica c'è stato un colloquio telefonico tra il presidente Berlusconi e Angelino Alfano, dopo che quest'ultimo lo aveva cercato per l'assoluzione del processo Ruby. Sono in piedi contatti informali. Ci sarà occasione anche per un incontro ufficiale, ma non c'è fretta visto che non ci sono scadenze elettorali alle viste».

Lei ha proposto la creazione di una Consulta del centrodestra. Con quale obiettivo?
«Creare un tavolo di consultazione permanente e stabilire una road-map per passare dalle parole ai fatti. Ha ragione Salvini quando dice che non si può procedere a una sommatoria. Bisogna lavorare su punti programmatici concreti».

Su quali proposte potreste incontrarvi?
«Ad esempio l'elezione diretta del Capo dello Stato; la flat tax per chi assume giovani e fa investimenti; iniziative comuni sull'immigrazione o sulla flessibilità a livello europeo».

Pensa a una riedizione della Casa delle Libertà?
«No, oggi non è tempo per una riunificazione sotto un'unica bandiera o per una nuova CdL. Bisogna lavorare su una federazione dove ciascuno conservi la propria identità».

Le primarie per le Regionali potrebbero rappresentare un primo test?
«Berlusconi ha detto che le primarie di coalizione devono essere sperimentate a tutti i livelli. Non c'è alcun tabù. Certo bisogna valutare caso per caso. Ad esempio non è detto siano utili dove abbiamo presidenti uscenti, non solo di Forza Italia. In ogni caso non ci tiriamo indietro. Siamo pronti a partecipare alle primarie e a vincerle».

Si è parlato di primarie di Forza Italia entro l'anno. È una ipotesi reale?
«Il primo appuntamento sarà quello con il tesseramento e i congressi comunali e provinciali. Cominciano da qui poi ci sarà modo di coinvolgere dirigenti, militanti, e simpatizzanti nel percorso. Abbiamo un grande leader, sarà lui a decidere modi e tempi».

Lei pensa che l'assoluzione di Berlusconi abbia fatto piacere davvero a tutti nel campo dei moderati?
«Voglio credere di sì, è una sentenza che fa giustizia e farà storia per l'accanimento che c'è stato contro il presidente Berlusconi e contro tutti quegli italiani che lo hanno eletto democraticamente. Chi non lo comprende è in malafede».

Fabrizio Cicchitto dice che per unire il centrodestra, Berlusconi dovrebbe farsi da parte.
«É un ragionamento inaccettabile. Non dimentichiamo che Forza Italia alle Europee ha preso poco meno del 17%, più di tutti gli altri, Ncd, FdI e Lega, sommati insieme. Se si vuole unire bisogna dialogare all'insegna del rispetto reciproco.

Chi pensa a una coalizione deberlusconizzata dimostra di essere fuori dalla storia e lontano dagli elettori».

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