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Loris, si cercano prove in casa. Il pm: "La mamma ha mentito"

La donna incastrata dai video: non ha mai portato il figlio a scuola Blitz di Scientifica e Ris. L'avvocato della donna: "Lei è parte lesa"

Loris, si cercano prove in casa. Il pm: "La mamma ha mentito"

Forse già sanno chi è l'assassino. Il procuratore di Siracusa: «Chiuderemo il caso presto». Sulla graticola, oltre all'indagato Orazio Fidone (che sostiene di avere «un alibi di ferro»), c'è lei: la mamma del piccolo Loris. Sabato scorso, poche ore dopo il ritrovamento del cadavere del bimbo, lei, Veronica Panarello, 25 anni, aveva dichiarato al Giornale : «Sì, ho accompagnato Andrea a scuola. L'ho visto incamminarsi verso il portone. E sono ripartita». Una versione che la signora Veronica ha sempre ripetuto agli inquirenti. Che le hanno sempre creduto. Fino a ieri. Quando quel racconto è crollato sotto il peso delle immagini delle telecamere di sorveglianza che provano come il piccola Andrea a scuola none è mai arrivato. Perché in quell'auto non è mai entrato come sembra dimostrare un primo video; o perché la madre lo ha riaccompagnato a casa, come dimostrerebbe un altro video. I frame di una telecamera di fronte a casa degli Stival a Santa Croce di Camerina, mostrano ciò che accadde alle 8.15 di sabato mattina, il giorno in cui Loris sparì. La mamma esce con i due figli, ma solo il bambino più piccolo entra in macchina, Loris sembrerebbe di no. E allora perché Veronica ha detto il falso? Lei non accetta l'evidenza delle immagini e difende ostinatamente la sua versione: «Io ho lasciato mio figlio vicino alla scuola, è uscito con me da casa e quando sono andato a riprenderlo all'uscita, Loris non c'era. Quante volte ve lo devo ripetere?». Probabilmente dovrà ripeterlo ancora parecchie volte, considerato che gli inquirenti non le credono. Tanto che la sua posizione si aggrava di ora in ora. Ieri nuovo interrogatorio e - soprattutto - la sua casa passata ai raggi X dagli della Scientifica alla ricerca di tracce. Ma Francesco Villardita, legale della famiglia Stival, tiene subito a precisare: «La mamma di Loris non è indagata, e a casa sua non è stata eseguita nessuna perquisizione ma sono stati disposti accertamenti utili alle indagini. Lei è parte lesa nell'inchiesta», tiene a ribadire.

La giornata di ieri è stata dominata soprattutto dal «video della bugia» e da un secondo video spuntato successivamente in cui si vedrebbe la madre riaccompagnare Loris a casa. Insomma un «film» che cambia di sequenza in sequenza. Dopo essersi separato dalla mamma, Loris con chi si è visto? E se la mamma lo ha invece riportato a casa, chi c'era lì ad attenderlo? Certo è che in quel lasso di tempo il bambino è stato ucciso (forse proprio in casa) per poi essere gettato tempo nel canale di scolo con la complicità di qualcuno. E a quel punto i pantaloni abbassati potrebbero essere una sceneggiata per avvalorare una finta pista pedofila. Ieri pomeriggio gli uomini della Scientifica e del Ris si sono recati a casa Stival per effettuare quella che in gergo tecnico si chiama «acquisizione di atti di conoscenza». Il fratellino più piccolo di Loris, Diego, è stato avvolto in una coperta per nascondergli il visto alle telecamere ed è stato portato via da casa, di certo in quel momento non adatta a un bambino. Il giallo pare volgere a una svolta importante. Loris potrebbe essere stato ucciso nella sua casa. E dopo la lunga ricognizione delle tute bianche in casa Stival, alla lista degli indagati per sequestro e omicidio volontario, che finora annovera soltanto il nome di Fidone come «atto dovuto» per effettuare degli accertamenti irripetibili sulla sua auto e i suoi vestiti, si aggiunge un secondo nome. Chi è e in quali rapporti era col piccolo Loris?

Tornando indietro alla fatidica mattina dell'omicidio, ci sono dei punti fermi. Loris non voleva andare a scuola. Una telecamera inquadra la Polo nera della mamma dinanzi a scuola con a bordo i due figlioletti. Ma le portiere non si sono mai aperte. Loris non è mai sceso. La donna ritorna indietro. È li, dirimpetto alla sua casa, che a riprenderla c'è la telecamera posizionata all'ingresso di un negozio di casalinghi. La immortala mentre discute con Loris. Poi Veronica entra in macchina, dove c'è l'altro figlioletto. Mette in moto e si dirige probabilmente alla ludoteca dove lo lascia. Loris invece si dirige a piedi in direzione del portone della sua casa. Ma esce fuori dall'inquadratura.

Le telecamere sparse per il paese continuano a raccontare una verità diversa da quella di Veronica.

E a conferma di ciò c'è la testimonianza di una vigilessa che non avrebbe visto Loris nei pressi della scuola. Perché la bugia? Cosa nasconde Veronica?

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