Politica

Lucano fa litigare il Pd: scontro sulla sua candidatura

Zingaretti vuole il sindaco-martire in lista alle Europee Anche Martina lo corteggia. Ma dai renziani è gelo

Lucano fa litigare il Pd: scontro sulla sua candidatura

Il Pd e la sinistra sono a caccia di volti nuovi per le prossime elezioni europee. Il più corteggiato è il sindaco di Riace, Domenico Lucano, arrestato il 2 ottobre per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e successivamente sottoposto all'obbligo di dimora. Ma anche Ilaria Cucchi e la giornalista di origini palestinese con la cittadinanza israeliana Rula Jebreal sono gettonatissime nel mondo della sinistra.

Partito democratico, Leu e sinistra radicale hanno scatenato un'asta al rilancio per accaparrarsi il «si» del primo cittadino di Riace. L'icona del martire tira molto. Pericolo che Matteo Salvini ha già intuito: «Mi auguro che lo assolvano, ma non ne facciamo un martire». Da Riace, centro di 2mila anime in provincia di Reggio Calabria, il sindaco è diventato una star. Tanto da ottenere un invito in prima serata da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Ovviamente, la presenza in Rai di Lucano, ancora sottoposto a misure restrittive, ha scatenato la bagarre politica. I più agguerriti sono stati il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Al netto dello scontro politico, l'invito sulle reti nazionali sancisce l'ingresso di Lucano tra i nuovi leader della sinistra. Motivo per cui nel Pd quasi tutti, tranne Matteo Renzi, vogliono il sindaco di Riace capolista nella circoscrizione Sud alle Europee.

Il più convinto è Nicola Zingaretti che, in attesa dell'esito del congresso, ha offerto a Lucano il ruolo di portavoce della mozione nel Mezzogiorno. Il presidente della Regione Lazio, che ieri ha incassato il sostegno di Virginio Merola, sindaco di Bologna, però comincia ad avere dubbi sul futuro del Pd: «O cambia ricollocandosi con coerenza in una posizione nuova e promuovendo un altro modello economico e sociale fondato su un'economia giusta e inclusiva o perde il senso stesso della sua esistenza». Tra i corteggiatori di Lucano spunta Maurizio Martina, che in caso di slittamento delle primarie, proverà a giocare la carta per drenare un po' di voti nel Sud. Solo Matteo Renzi, che dalla Leopolda allontana il Pd dal proprio raggio d'azione (annunciando la nascita dei comitati civici), è freddo sulla candidatura del sindaco di Riace. Il volto nuovo di Renzi per le Europee è Rula Jebreal, un'icona dei talk show per le invettive contro Salvini. Jebreal aveva giurato di non voler più tornare in Italia. Ma l'offerta di un seggio a Bruxelles le ha fatto cambiare idea: «In questo momento sento il dovere morale di dare qualcosa indietro a questo Paese che mi ha dato tanto» - ha dichiarato alla Leopolda. E Renzi l'ha presa in parola: «Visto che fra qualche mese si vota, cara Rula non finisce qua». Non c'è solo il Pd dietro il corteggiamento a Lucano: il sindaco di Riace è richiestissimo anche dalle parti di Leu con Pietro Grasso in prima fila. Nella trattative si è inserita la lista della sinistra radicale transnazionale: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'ex ministro greco Yanis Varoufakis vorrebbero usare il brand Lucano per le Europee. Tra i nuovi volti della sinistra c'è Ilaria Cucchi, reduce dalla deludente esperienza politica in Rivoluzione Civile, movimento fondato dall'ex magistrato Antonino Ingroia. Non solo volti ma anche sigle nuove nel futuro del centrosinistra. Ne è convinto il sindaco di Milano Beppe Sala: «Penso che i comitati civici che sono stati lanciati a Firenze potrebbero essere un primo passo verso l'uscita di Renzi dal Pd».

Forse più di un primo passo.

Commenti