Politica

Luci spente, agguato in aula Sedie lanciate contro la prof

Nuovo episodio di bullismo in un istituto superiore L'insegnante colpita alla schiena ha denunciato

Tiziana Paolocci

«Hanno spento la luce, la classe è piuttosto buia, ero di spalle, non ho visto chi ha scagliato le sedie contro di me».

È terrorizzata la professoressa di 56 anni, finita al centro di un agguato teso dagli studenti della sua classe. Il fattaccio è accaduto lunedì scorso al Floriani, istituto superiore di Vimercate, in provincia di Monza e ha avuto conseguenze pesanti, perché la donna è finita al pronto soccorso.

Al suono della campanella la prof, che insegna storia, è entrata in classe per dare il cambio al collega, che si era appena allontanato. Improvvisamente la luce si è spenta. Lei non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto di quello che stava accadendo che qualcuno, tra i banchi, ha scagliato una sedia che l'ha colpita alla spalla. La poveretta ha barcollato, poi è fuggita fuori dalla classe e ha chiesto aiuto ai colleghi.

Accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale vimercatese, è stata medicata eppoi dimessa con qualche giorno di prognosi. Quindi si è presentata dai carabinieri, dove ha presentato regolare denuncia.

Di certo l'aggressione non è stata casuale, ma frutto di un piano premeditato, come dimostra il fatto che gli alunni, o qualcuno di loro, si era messo d'accordo per pigiare l'interruttore e togliere la luce.

L'autore o gli autori per ora sono rimasti anonimi, coperti dall'omertà del resto della classe, ma rischiano una denuncia per lesioni in concorso e un fascicolo è già sul tavolo della Procura per i Minorenni di Milano e della Procura di Monza.

L'istituto vimercatese, che ospita scuole di formazione professionale e un liceo, ai primi di ottobre era stato visitato dai carabinieri, che avevano tenuto un incontro per parlare di legalità agli studenti. L'appuntamento, che fa parte del ciclo di quelli organizzati dai vertici dell'Arma, si era svolto davanti a una cinquantina di ragazzi, che con i militari avevano affrontato il tema del bullismo, del cyberbullismo, delle violenze in famiglia, l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Floriani è tra i licei considerati «problematici» e non è nuovo ad episodi come questo. Nel 2013, nello stesso istituto, uno studente aveva aggredito un professore per vendicarsi di essere stato messo in punizione, mentre due anni fa un alunno di 15 anni aveva picchiato un 17enne durante l'intervallo. «L'aggressione alla docente è un atto di violenza che condanno duramente - ha commentato il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti in un post su Facebook -. Ho chiesto un approfondimento all'Ufficio Scolastico Regionale, che ha avviato tutte le procedure necessarie per accertare le responsabilità del gesto e valutare la possibilità di costituirci parte civile. Si tratta di una vicenda grave rispetto alla quale agiremo con la dovuta fermezza. Ho contattato l'insegnante coinvolta per esprimerle personalmente la mia solidarietà». «Invito gli alunni che hanno assistito loro malgrado all'episodio - ha aggiunto - a rifiutare ogni atteggiamento violento e a collaborare con le forze dell'ordine per fare chiarezza su quanto avvenuto. La scuola è il luogo per eccellenza della formazione e dell'educazione. Non possiamo tollerare in nessun modo che qualcuno si senta libero di compiere al suo interno simili gesti di violenza».

«Questo episodio - fa eco il deputato della Lega Massimiliano Capitanio - conferma l'urgenza di attuare il nostro progetto di legge che mira a reintrodurre l'educazione civica obbligatoria dalla scuole elementari fino alle superiori».

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