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L'Ue gela i 5 Stelle sulle banche. Divieto di rimborsare i truffati

Lettera al governo: indennizzi illegittimi. Ira di Di Maio

L'Ue gela i 5 Stelle sulle banche. Divieto di rimborsare i truffati

Rischia di scoppiare una nuova grana per il governo gialloverde, soprattutto per il M5s. Il partito che in campagna elettorale aveva puntato molto sul rimborso ai risparmiatori azzerati dalle banche andate in risoluzione a fine 2015 - Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti -, e ai truffati dalle due venete. Ieri la doccia fredda è arrivata con una lettera firmata dalla commissione europea e indirizzata al governo Conte, in cui si esprimono dubbi sulla legittimità dell'indennizzo così come approvato in Bilancio. Lo ha annunciato ieri lo stesso Luigi Di Maio: «È arrivata una lettera dell'Unione europea che dice non possiamo utilizzare la misura per risarcire i truffati delle banche. Sono 1,5 miliardi di risarcimento. Ci dicono non lo potete fare? Noi lo facciamo e basta - ha commentato -. Per noi i truffati vanno risarciti, punto. Non possono essere messi in mano a un collegio arbitrale. L'Europa se ne faccia una ragione».

Uno scontro che era già stato ampiamente previsto quando il provvedimento che ha istituito il fondo di indennizzo era modificato nella versione definitiva del Bilancio e aveva stabilito che il rimborso sia automatico, senza la necessità un parere dell'Arbitro della Consob come era stato finora. Un modo per andare incontro alle proteste dei risparmiatori che in questi mesi si sono visti riconoscere spiccioli rispetto a quanto perso. Agli azionisti il governo ha assicurato il 30% e agli obbligazionisti il 95%. Ma è proprio l'eliminazione dell'arbitrato il punto che ha fatto scattare la reazione europea, perché in assenza di un giudice che certifichi il cosiddetto «misselling», il rimborso automatico delle azioni potrebbe configurare una violazione delle regole sugli aiuti di Stato.

«Esistono diverse possibilità in linea con il diritto dell'Ue, in base al quale gli investitori che hanno subito perdite a causa di obbligazioni vendute in modo improprio, possono essere compensati per motivi sociali», ha risposto a Di Maio un portavoce della Commissione Ue. Ma il caso potrebbe portare a una nuova frattura con Bruxelles. «In base alle regole Ue, per accertare il misselling delle azioni è necessario che un giudice valuti ogni singola posizione. In assenza di sentenze o lodi arbitrali, la Ue considererebbe ogni rimborso aiuto di Stato», aveva già avvertito l'ex senatore Andrea Augello. Ma una procedura di infrazione sui 525 milioni all'anno stanziati per il Fondo indennizzo 2019-2021, sarebbe ulteriore benzina sul fuoco per la campagna elettorale europea del M5s.

E sempre ieri è arrivata la prima sentenza per gli ex vertici di Banca Etruria che erano imputati per bancarotta fraudolenta e avevano chiesto il rito abbreviato. Il Gup di Arezzo ha infatti condannato l'ex presidente Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi a cinque anni. Due anni invece per l'ex vice presidente Alfredo Berni e uno al consigliere Rossano Soldini.

Gli altri 26 indagati sono stati tutti rinviati a giudizio.

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