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L'urlo del centrodestra: "Basta clandestini"

Da Milano a Reggio Calabria a Roma il coro unanime del centrodestra contro Mare Nostrum e l'invasione di immigrati

L'urlo del centrodestra: "Basta clandestini"

È partito da Corso Venezia il corteo della Lega Nord contro l’immigrazione clandestina che si concluderà in piazza del Duomo a Milano. Sono molte migliaia le persone che stanno manifestando "contro l’invasione e le moschee". E quello del segretario Matteo Salvini è un one-man-show in strada: i militanti leghisti letteralmente lo acclamano, lo abbracciano e lo definiscono anche nei cartelli "santo" o "capitano". Salvini è in testa al corteo, dove al momento sono presenti, fra gli altri, anche il vice presidente del Senato Roberto Calderoli e l’eurodeputato Mario Borghezio. Tantissime le bandiere, in un mix di vessilli della Lega, del Veneto, della Padania e anche qualche Tricolore. "Chi non salta clandestino è", "Chi non salta musulmano è" e "Secessione" fra gli slogan più intonati dai manifestanti, i cui bersagli privilegiati, come si legge negli striscioni, sono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

"Mare Nostrum alimenta il razzismo, gli scontri nelle periferie", dice il segretario federale della Lega Nord. Che poi aggiunge: "Secondo i dati del ministero dell’Interno, veri rifugiati sono il 10% di quelli che fanno domanda. Quella di oggi è una manifestazione pacifica a volto scoperto di gente per bene che dice che la gente va aiutata a casa sua e che prima vengono gli italiani. L’immigrazione clandestina è sbagliata con qualunque mezzo, i confini vanno difesi e l’immigrazione va controllata, regolamentata e limitata. Oggi siamo in tanti perché la gente non ne può più, sono arrivati anche da Reggio Calabria". E chi accusa di razzismo la Lega "non ha capito una mazza oppure dall’immigrazione ci guadagna un sacco di soldi". La manifestazione della Lega Nord in corso a Milano ha fatto il suo ingresso in piazza della Scala. I manifestanti, davanti a palazzo Marino, si sono fermati alcuni minuti gridando "La moschea a Milano non la vogliamo". Salvini ha poi annunciato: "Martedì a Strasburgo chiederò insieme a Marine Le Pen che venga sospeso il trattato di Schengen e vengano controllati i confini".

Fratelli d'Italia a Reggio Calabria

"Oggi ricorre l’anniversario dell’inizio di Mare Nostrum, che noi consideriamo una risposta sbagliata al fenomeno dell’immigrazione. È la risposta tipica di chi non è in grado di mettere in piedi una seria politica nel rapporto con l’immigrazione. Abbiamo consentito di essere abbandonati in totale solitudine di fronte a un’emergenza planetaria, di fronte a un’emergenza di portata biblica, da un’Unione Europea troppo egoista per rendersi conto di quando c’è bisogno di dare una mano", tuona Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, a Reggio Calabria durante la manifestazione del suo partito sull’immigrazione. "Creare centri di accoglienza in nord Africa ed evitare che entrino nel Mediterraneo, così come aveva fatto Berlusconi con Gheddafi", spiega Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, attuale esponente di Fratelli d’Italia. "Questa è una manifestazione di estrema importanza, è facile contestare l’immigrazione da Milano, molto più difficile e più importante è farlo nel Mezzogiorno, dove l’effetto diretto di Mare nostrum si è visto tutto. Dobbiamo dire basta con questa immigrazione incontrollata, consapevoli che è uno dei principali fattori della crisi economica e del degrado del nostro Paese. La soluzione è accogliere e assistere a casa loro, fare centri di accoglienza nel nord Africa, fare lì la selezione tra chi ha veramente diritto a essere un rifugiato politico, evitare che le persone entrino nel Mediterraneo, così come aveva fatto Berlusconi con Gheddafi alcuni anni fa. È l’unica strada possibile, altrimenti si moltiplicheranno i morti e gli immigrati clandestini".

A Roma i giovani di Forza Italia contro Mare Nostrum

Più di duecento ragazzi di Forza Italia Giovani si sono ritrovati stamattina a Roma per dire #stopmarenostrum. Con bandiere tricolori, canotti gonfiabili e uno striscione che chiede al premier Renzi e al ministro Alfano di fermare gli sbarchi in massa sulle nostre coste, i giovani di Forza Italia hanno manifestato in un flash mob a Ponte Sisto, uno dei ponti storici della Capitale, per contestare la fallimentare politica del governo in tema di immigrazione ad un anno dall’avvio di Mare Nostrum. "Problemi di ordine pubblico e di sicurezza, centri di accoglienza che non riescono più a gestire gli arrivi di immigrati in massa, rischi sanitari, costi elevatissimi per i cittadini: il governo Renzi non ha saputo far valere in

538em;">Europa i nostri interessi e così oggi ci ritroviamo in una situazione di estrema difficoltà", ha spiegato l’onorevole Annagrazia Calabria, leader di Forza Italia Giovani.

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