Politica

M5S, giallo sul Circo Massimo tra bonifici, comitati e fondi elettorali

Poca trasparenza sulla kermesse. Come denuncia l'Huffington Post, il Comitato promotore gestisce 250mila euro. Ma è buio su destinazione dei soldi e responsabili dell'evento

M5S, giallo sul Circo Massimo tra bonifici, comitati e fondi elettorali

Un giro del fumo poco chiaro. O meglio: un giro di soldi poco chiaro. Perché tra movimento, comitato e militanti ombra la kermesse stellata al Circo Massimo, che si terrà dal 10 al 12 ottobre prossimo, rischia di creare non pochi impicci a quel Beppe Grillo che ha fatto della trasparenza la propria bandiera ideologica con cui opporsi alla casta capitolina. A sollevare dubbi concreti sull'evento è stato Pietro Salvatori che sull'Huffington Post ha ricostruito il fil rouge che unisce l'associazione creata ad hoc per gestire l'evento ai bonifici, il cui destinatario è a dir poco fumoso, e ai conti la cui trasparenza è inesistente.

In occasione delle elezioni europee dello scorso maggio il Movimento 5 Stelle aveva raccolto 436mila euro. Ad oggi, però, la voce "spese sostenute" è rimasta fissa sullo 0,00. La trasparenza, da quelle parti, sembra essere passata di moda. Eppure una nota in calce al found raising per la kermesse del Circo Massimo spiega che "il residuo dei fondi raccolti per la campagna delle elezioni europee 2014 è stato interamente devoluto per finanziare l'evento Italia5Stelle". E qui si aprono i primo problemi. Come fa giustamente notare Salvatori, era stato proprio Grillo a promettere di rendicontare qualsiasi spesa sostenuta per le europea di lasciare agli iscritti la decisione sulla gestione dei soldi residui. In realtà, non solo ai supporter stellati non è stato chiesto come gestire il tesoretto, ma anche sulla somma che è stata stornata sul Circo Massimo per far fronte ai costi della kermesse romana aleggia un mistero fittissimo. "Brancolando nel buio, si può provare a fare una stima a spanne - si legge sull'Huffington Post - dei 774mila euro raccolti per le politiche del 2013, ne furono spesi meno della metà, 348mila. Supponendo che per una campagna elettorale sul territorio nazionale dalle analoghe modalità di svolgimento si sia arrivati a spendere la stessa cifra, nelle casse del M5s dovrebbero essere rimasti circa 100mila euro. Soldi che si vanno a sommare ai 150mila raccolti fino ad oggi per Italia 5 stelle, e che dovrebbero costituire un patrimonio di un quarto di milione di euro".

Da chi verranno gestiti e come verranno spesi questi 250mila euro?

Difficile, se non impossibile, dare una risposta. Anche perché l'affitto del Circo Massimo è risibile: appena 10mila euro. Ma andiamo con ordine.

I bonifici per sostenere la kermesse al Circo Massimo sono destinati al "Comitato promotore incontro nazionale con i portavoce del M5S". A gestire la macchina organizzativa dell'evento sarebbe, invece, Mario Bucchich, socio fondatore della Casaleggio Associati. Difficile andare oltre. È, per esempio, impossibile dire chi ha richiesto formalmente il Circo Massimo o individuare chi sborsa i soldi e, soprattutto, stipula la fidejussione bancaria necessaria per il via libera. Chi pensa che questiu compiti spettino al "Comitato promotore incontro nazionale con i portavoce del M5S" di cui sopra, si sbaglia di grosso. "Noi non abbiamo mai parlato con nessun comitato - hanno spiegato dal Campidoglio a Salvatori - ma sempre e solo con l'onorevole Roberta Lombardi tramite la Camera dei deputati". La Lombardi, dunque. Eppure nel form sottoscritto dai volontari stellati si tira in ballo una fantomatica "associazione no-profit di volontariato denominata Grandi Eventi". Associazione nel cui statuto, riprodotto in esclusiva dall'Huffington Post, non si fa mai menzione della kermesse al Circo Massimo. L'associazione no-profit è stata, infatti, creata per "promuovere iniziative finalizzate allo sviluppo del territorio, attraverso l’organizzazione di manifestazioni ed eventi", "promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica del territorio" e "svolgere ogni altra attività, non compresa nei punti che precedono, ritenuta necessaria o utile al raggiungimento dei propri fini". I verbali di costituzione di Grandi Eventi sono datati 3 settembre. Da questi emerge anche l'organigramma: Giovanni Schirra è il presidente, la Lombardi il vicepresidente, Raffaele Fanelli il tesoriere e Katharina Henriette Hembus la segretaria.

Un vero e proprio guazzabuglio.

Sebbene negli atti ufficiali non si parli mai del "Comitato promotore incontro nazionale con i portavoce del M5S", la Lombardi resta l'unico trait d'union. Tanto che la responsabilità ultima della kermesse del 10-12 ottobre sarà a carico degli attivisti che lavorano per un'associazione che gestirà parte di imprecisati fondi raccolti, appunto, dal Comitato promotore. Da far venire il mal di testa. Ma non dobbiamo preoccuparci perché a Grandi Eventi è stata data la possibilità di "utilizzare qualsiasi strumento ritenuto opportuno ed in particolare stipulare ogni opportuno atto o contratto, anche per il finanziamento delle operazioni deliberate e per la sponsorizzazione e convenzioni di qualsiasi genere".

Per la trasparenza, magari, ci riproviamo al prossimo giro.

Commenti