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M5s, Grillo fa tremare la Raggi: a Roma sta finendo tutto

Il fondatore del MoVimento si prepara a ritirare l'appoggio al sindaco di Roma dopo l'ennesima mazzata sulla giunta capitolina, che questa volta arriva dall'Anac

M5s, Grillo fa tremare la Raggi: a Roma sta finendo tutto

È difficile che sia un buon Natale, per il M5s. La compagine grillina, pur in testa nei sondaggi a livello nazionale, sta tragicamente fallendo la sua prima importante prova di governo: la peraltro difficilissima gestione del Comune di Roma.

Fra inchieste, avvisi di garanzia e scandali, la poltrona di sindaco di Virginia Raggi è sempre più traballante. Secondo indiscrezioni pubblicate da Repubblica, anche Beppe Grillo avrebbe alzato le mani, ammettendo che "a Roma è ormai finito tutto".

"Non c'è più niente da fare", avrebbe ammesso il comico, una volta appreso del parere dell'Anac sulla promozione del fratello di Marra, Renato, ad un incarico al Comune di Roma. Una notizia che potrebbe preludere all'avviso di garanzia a Virginia Raggi, che a sua volta rappresenterebbe la pietra tombale sulla consiliatura inauguratasi sotto i migliori auspici appena a giugno di quest'anno.

Certo, all'interno del M5s c'è chi si scopre improvvisamente garantista, ipotizzando per la sindaca una autosospensione simile a quella adottata per qualche giorno dal primo cittadino di Milano Beppe Sala. Tuttavia l'ala ortodossa del MoVimento è in subbuglio, con Roberto Fico e Roberta Lombardi che ora rivendicano i dubbi espressi a loro tempo su nomine giudicate opache e ora rivelatesi politicamente disastrose.

Certo, tutto dipende dalla volontà del Capo.

E se anche Grillo toglie la protezione alla giunta Raggi - ad esempio ritirando il simbolo pentastellato - allora per la prima sindaca donna di Roma sarà davvero finita.

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