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M5S, Grillo incorona Di Maio. Ma vota solo un iscritto su 4

Di Maio nominato "capo politico" del M5S: sarà lui il candidato premier. Ma a votare vanno solo 37mila iscritti. E Fico sigla la pace: baci e abbracci davanti alle telecamere

M5S, Grillo incorona Di Maio. Ma vota solo un iscritto su 4

Un grillino su quattro. Niente più. Su 135.023 iscritti al Movimento 5 Stelle sono andati a votare in poco più di 37mila. E, in quella che si configura come la più grande farsa messa in piedi da Beppe Grillo, Luigi Di Maio porta a casa 30.936 voti. È lui il nuovo "capo politico" nonché possimo candidato premier alle elezioni politiche del 2018. Un risultato scontato, già scritto, visti gli sfidanti che hanno deciso di sottoporsi al voto online. "Porterò avanti questo compito con disciplina e onore - ha promesso Di Maio dopo l'investitura - il governo Cinquestelle sarà il governo della riscossa degli italiani. Da domani sarò impegnato per selezionare le migliori energie e competenze del Paese". E promette: "Formeremo una squadra di governo di cui essere orgogliosi".

L'incoronazione di Di Maio

"Da domani il capo politico del Movimento 5 Stelle non avrà più il mio indirizzo...". Dal palco di Rimini Grillo scherza mentre incorona il nuovo "capo politico". "Il premier è Ispirato Domenico... sarebbe bellissimo, vi immaginate?". Il vincitore (scontato) delle elezioni pentastellate è, invece, Di Maio. Nessun colpo di scena (guarda il video). Eppure il voto online, segnato da continui attacchi hacker, non ha dato i risultati sperati dal comico genovese e di vertici del M5S. Solo un iscritto su quattro si è, infatti, preso la briga di accendere il computer e andare a votare. Forse perché, tra le altre cose, Di Maio si è trovato a dover fronteggiare candidati sconosciuti che hanno, infatti, raccolto poche manciate di preferenze. A Di maio, invece, è andata la stragrande maggioranza dei voti (30.936, per la precisione). "Adesso andiamo verso qualcosa di strano, verso un cambiamento... Le specie che sopravvivono non sono quelle più intelligenti ma quelle che si adattano al cambiamento", è stato l'avvertimento lanciato da Grillo. Che, poi, ha rassicurato i propri supperter: "Io sarò sempre con voi. Io ci sono perché non ne posso uscire, ce l'ho dentro come il Dna".

La tregua con Fico

Dietro il palco i parlamentari Cinquestelle arrivano alla spicciolata. È qui che viene siglata la tregua tra Roberto Fico e i vertici del Movimento 5 Stelle. Dopo diverse trattative è stato raggiunto, infatti, un accordo sul ruolo del "capo politico" e del candidato premier del M5S che toccherà a Di Maio. Che ci fossero degli spiragli, si era in parte capito dalle parole usate nel pomeriggio da Nicola Morra che aveva accennato a "una proposta" di mediazione. In nottata, poi, Beppe Grillo, parlando di Roberto Fico, lo aveva definito "un romantico". Ma si è trattato di una sceneggiata ad uso e consumo dei giornalisti. Poco prima dell'incoronazione di Di Maio alla convention "Italia 5 Stelle", il deputato ortodosso ha infatti avuto un faccia a faccia con il comico genovese nel retropalco terminato con un abbraccia e diverse pacche sulle spalle.

Quindi, un lungo abbraccio con l'autista di Grillo, uomo fidatissimo dello staff, e un secondo colloquio con Di Maio e Davide Casaleggio.

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