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Attacco a Mattarella, Di Maio e Conte stoppano Grillo: "Esprime le sue idee..."

A poche ore dalle dichiarazioni del comico genovese sul presidente della Repubblica, Di Maio ridimensiona. "La riforma costituzionale non è nel contratto di governo"

Attacco a Mattarella, Di Maio e Conte stoppano Grillo: "Esprime le sue idee..."

"Bisognerebbe togliere i poteri al Capo dello Stato, dovremmo riformarlo". Dal palco di Italia 5 Stelle, l'annuale kermesse pentastellata, Beppe Grillo l'ha scandito chiaramente. E la provocazione, come era prevedibile, ha fatto rumore. Ma, a poche ore dall'intervento più atteso del comico genovese al Circo Massimo, il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, raffredda i contenuti di quella frase.

Lo ha fatto in radio, ai microfoni del programma "Non stop news", su Rtl 102.5. "Beppe Grillo ha esposto la propria idea, che non è nel contratto di governo. Non ci lanceremo in una grandissima riforma costituzione sul presidente della Repubblica. Non è negli accordi ", ha spiegato il capo politico del Movimento 5 Stelle. Il quale ha, però, sottolineato la piena sintonia con le parole fondatore sui temi legati al Colle: "Grillo si riferiva sicuramente all'abolizione dei senatori a vita, una nostra vecchia battaglia, e all'abolazione del reato di vilipendio, un reato medievale"

Ma per il ministro del Lavoro sarebbero altre le questioni più urgenti: "I cittadini non sarenno perseguitati dall'ennesima riforma costituzionale, pensiamo alle questioni sociali, al reddito, al lavoro, ai truffati dalle banche, alle imprese".

A commento delle parole del fondatore del M5S arrivano anche le dichiarazioni di Giuseppe Conte. Che avrebbe conversato con Mattarella poche ore dopo il comizio di Grillo. "Non facciamone un caso e polemiche inutili", ha spiegato il presidente del Consiglio alla stampa estera.

E, confermando anche la posizione del vice Primo Ministro, ha specificato: "Le dichiarazioni impegnano chi le ha fatte, mi sembra che anche il M5S abbia, ieri, prontamente dichiarato che quelle di Grillo erano dichiarazioni personali che non coinvolgono i 5 Stelle e che non c'era riconducibilità all'accordo di governo".

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