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Il M5S tra veti incrociati e dissidi

Sale la tensione nel Movimento Cinque Stelle in vista della kermesse di Palermo, tra dissidi interni e veti incrociati

Il M5S tra veti incrociati e dissidi

Se nei giorni caldi del caos in Campidoglio il direttorio M5S (e lo stesso Grillo) è corso sul palco di Alessandro Di Battista per dimostrare unità e fare quadrato attorno a Virginia Raggi, le tensioni interne sono tornate a farsi sentire dieci giorni dopo in vista della kermesse di Palermo programmata per il prossimo weekend.

Un retroscena quello raccontato oggi da La Stampa che vuole un Beppe Grillo agitato per lo stato d'animo con cui saliranno sul palco i suoi, turbati dai rancori che minano sempre più gli equilibri del movimento. Il quotidiano di Torino parla di un partito in preda a veti incrociati e capricci personali che "rendono impraticabile pensare a una fotografia di tutti i big del M5S accanto al comico e magari a Virginia Raggi, ospite sgradita soprattutto per le donne della fronda più ortodossa".

In particolare contro il sindaco di Roma ci sarebbero Carla Ruocco (che preferirebbe pure non salire sul palco con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista) e Roberta Lombardi (che resterà in platea pare proprio a causa del suo no alla Raggi).

Riuscirà Grillo a replicare almeno la facciata sfoggiata a Nettuno? O sarà per questo che slitta ancora la tanto decantata "spersonalizzazione" del movimento? Se infatti sembrano ormai in dirittura di arrivo le modifiche al Regolamento - soprattutto per quanto riguardano le espulsioni - resta al palo la riforma del "non statuto", compreso il pasaggio del simbolo e della proprietà del M5S, che finora restano saldamente in mano al guru.

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