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"Macché patti, vinciamo con Bertolaso"

Berlusconi: "Con Renzi nessun accordo, a Roma scelto un uomo del fare". E M5S smentisce accordi con Salvini

"Macché patti, vinciamo con Bertolaso"

Roma - Bertolaso va avanti incurante delle bizze degli alleati o dei quasi alleati. Ha l'appoggio forte del Cavaliere che - ancora una volta - lo incorona come «l'uomo giusto perché uomo del fare». Poi, si rivolge con una lettera aperta all'altro competitor della Destra, Francesco Storace, la cui candidatura manderebbe il centrodestra ancor più frastagliato al voto: «Un accordo segreto tra me e Renzi per far perdere il centrodestra a Roma? Storace è un buontempone - scrive il Cavaliere - In ogni caso mi farà piacere che fosse della partita e se vorrà sarà il benvenuto». Un'offerta: più chiaro di così. Storace, per ora, tiene il punto e non rinuncia alla sua corsa. Salvini continua a ripetere che ove non vi fosse un plebiscito per l'ex capo della Protezione civile, la carta da giocare sarebbe Giorgia Meloni. Dietro le quinte, tuttavia, la Lega non si ammorbidisce. Non solo: in vista delle gazebarie del week end, il Carroccio ha intenzione di fare da sceriffo: ogni gazebo sarà sorvegliato da tre esponenti di Noi con Salvini per garantire la limpidezza del voto. Clima da sospetto che fa presupporre che la Lega ha una mezza intenzione di boicottare le urne. Se sarà così non lo diranno certo, anche se ieri sera si è svolta una riunione a porte blindate: riuniti i referenti romani del Carroccio in collegamento telefonico Salvini. iI Carroccio sta costruendo un asse con la Destra di Storace (i due si sentono spesso) per lanciare Meloni e affossare Bertolaso.

I sondaggi non aiutano. Su Bertolaso non ci sono analisi fresche perché si vuole aspettare l'investitura ufficiale da parte dei romani con le gazebarie. Le ultime rilevazioni, datate una decina di giorni fa, tuttavia, non sono male. Secondo un sondaggio di Tecnè per Tgcom24, datato 26 febbraio, l'ex sottosegretario si attesterebbe tra il 23 e il 26%. Un'incollatura dal Pd dato tra il 24 e il 27%. Subito dietro Virginia Raggi del M5S quotata attorno al 22/25%. Dietro, Alfio Marchini (circa il 10%) e Storace (attorno al 7%). Ma la quota di indecisi è vastissima e nel palazzo girano altre voci secondo cui il testa a testa sarà tra il piddino Roberto Giachetti e la grillina, per la quale Salvini ha speso belle parole. «Annusa la sconfitta e mette le mani avanti», ha commentato il candidato sindaco M5S di Bologna, Max Bugani, rifiutando qualsiasi apparentamento dopo l'endorsement di Salvini a Raggi in caso di ballottaggio contro il Pd. Una fresca analisi in mano a Fdi, invece, parlerebbe di un ballottaggio Raggi-Meloni se la loro leader scendesse in campo.

La situazione, quindi, si complica.FCr

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