Politica

Quel maestro in pensione che ha inventato l'Apecar dei libri

Nino Materi

Il maestro elementare Antonio La Cava, 74 anni, esteticamente ricorda un po' Antonino Zichichi; umanamente, invece, fa venire in mente il compianto Marcello D'Orta (maestro elementare pure lui) del libro Io speriamo che me la cavo. Lui - La Cava - se la cava da una vita, forte della «passione didattica» che non l'ha mai abbandonato, anche ora che è in pensione da tanti anni.

Ma l'antico amore arde come il primo giorno in cattedra: quello per l'insegnamento, i bambini e i libri. Una sorta di «Grande Bellezza» sentimentale che ha portato La Cava a inventarsi il bibliomotocarro, un'Ape con tanto di «casetta» montata a rimorchio, zeppa di volumi. Compresi i «libri bianchi» (invenzione lacaviana di cui il maestro lucano va giustamente orgoglioso): quelli cioè scritti direttamente dai bambini, con l'inchiostro delle loro avventure e delle loro emozioni.

A bordo del mezzo «anfibio» La Cava batte i paesi della sua Basilicata (è nato a Matera) distribuendo cultura e libri ai «suoi» scolari, che poi sono tutti gli scolari del mondo.

Per i meriti acquisiti sul campo, è stato insignito lo scorso anno dal presidente Sergio Mattarella del titolo di «Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana». La motivazione commuove La Cava, il quale per nulla al mondo abbandonerebbe la bibliocreatura motorizzata che lo ha reso celebre: «Per l'impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della cultura». Da 18 anni La Cava fa della sua vita una missione in nome della divulgazione alternativa e di strada; un approccio fuori da ogni schema polverosamente burocratico. Obiettivo: portare libri ai bambini delle scuole dei paesi più isolati della Basilicata, dove spesso non ci sono biblioteche.

Racconta La Cava: «Nel corso di questi anni ho percorso 180mila chilometri a bordo di questo motocarro e nonostante l'età e la scomodità del mezzo rifarei tutto da capo. Nessuno nasce lettore, sta a noi genitori, alla scuola, alla società fare dei nostri bambini dei lettori perché è con la lettura che si formano gli uomini di domani ma soprattutto si trasmette ai bambini l'importanza della cittadinanza attiva». In una Basilicata dove le istituzioni spesso latitano e la politica si occupa solo del proprio orticello, l'opera del maestro La Cava è come un'oasi di impegno nel deserto del disinteresse.

Il Sud è anche questo.

.

Commenti