Politica

Mafia Capitale, la relazione del Viminale: "Marino ha sottovalutato i pericoli"

Non si propone lo scioglimento ma si lascia aperta la possibilità di una "diversa valutazione". Ma il premier dà tre mesi di tempo

Mafia Capitale, la relazione del Viminale: "Marino ha sottovalutato i pericoli"

Marino vara la nuova giunta ma ha già l'acqua alla gola. Il sindaco di Roma ha ricevuto due avvertimenti chiari. Il primo arriva dal Viminale. Il ministro degli Interni, Angelino Alfano ha preparato la sua relazione sul Comune dopo lo scandalo Mafia Capitale. Nella relazione Alfano evidenzia "gravissimi episodi" che hanno segnato l’attività della giunta guidata da Ignazio Marino per i rapporti con l’organizzazione guidata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.Per il momento non si parla di uno scioglimento del Comune e la relazione lascia le porte aperte a "una diversa valutazione politica" da parte del governo. Ma un altro avvertimento arriva da Matteo Renzi. Il premier, che ha affidato la faccenda romana a Matteo Orfini, Presidente del Pd e commissario del Pd romano, ed esponente della minoranza dem. Il premier di fatto non ha gradito la mossa di comporre una giunta "non renziana".

E così il suo malumore si è fatto sentire: "Non c'è un solo assessore renziano", dice Matteo Renzi commentando la nuova giunta Marino. Ancora una volta il premier prende le distanze dall'amministrazione del Campidoglio. "Ci sono tre mesi di tempo per vedere non dico la rivoluzione ma un'inversione di rotta", spiega ai suoi collaboratori. Dopo di che, in caso di fallimento, Roma si dovrà preparare ad andare al voto con due anni di anticipo, la prossima primavera. Insieme con Milano, Torino e Napoli.

Con l'incognita dell'Anno santo in pieno svolgimento.

Commenti