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Magia della fatina Boschi: papà scagionato

Verso l'archiviazione su Etruria, come lei ha preannunciato in tv

Magia della fatina Boschi: papà scagionato

Oltre a giaguara, madonna di Laterina e fatina, da oggi Maria Elena Boschi si è guadagnata un altro nomignolo: la maghetta. Riesce, infatti, grazie alla sua sfera di cristallo, a prevedere il futuro. Soprattutto quello suo e della sua famiglia.

L'ex ministro per le Riforme e attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio (in questi giorni all'Onu per parlare del ruolo della donna nel mondo del lavoro) è tornata in tv il 7 marzo, a distanza di tre mesi dal fallimento del referendum e dal naufragio della riforma della Costituzione che portava il suo nome. Dalle comode poltrone bianche di Porta a Porta non ha potuto fare a meno di toccare il tasto della questione giudiziaria che più la riguarda da vicino, ovvero l'inchiesta su Banca Etruria che coinvolge suo padre Pier Luigi, ex vicepresidente dell'istituto aretino. Con la sua solita aria da maestrina ha bacchettato a dovere la stampa: «La magistratura sta facendo il suo lavoro ma è singolare che nessuno ha dato risalto alla notizia che mio padre è fuori dall'inchiesta per bancarotta fraudolenta, dopo che per mesi» la vicenda «era stata l'apertura» di giornali e telegiornali. «Al momento non c'è nessuna indagine che lo riguardi», sottolinea, e i magistrati «stanno andando avanti con altri soggetti, ma non mio padre. Per questo dico che bisogna avere pazienza, perché il tempo spesso è galantuomo».

Peccato che questa non sia la verità. Fonti vicine alla procura di Arezzo, infatti, rivelano che per babbo Boschi probabilmente quello dell'archiviazione sarà lo scenario più probabile, ma che ancora non esiste alcun atto ufficiale del tribunale per cui, formalmente, Pier Luigi Boschi risulta ancora indagato per bancarotta fraudolenta, sia pure in un filone ormai collaterale come quello della liquidazione da 700mila euro dell'ex direttore generale Luca Bronchi. Dunque, come fa la signorina Maria Elena Boschi a sapere che suo padre è fuori dall'inchiesta? Ha degli informatori privilegiati all'interno della procura di Arezzo? Dato che le indagini non sono ancora concluse, e il caso del padre della Boschi non è ancora stato archiviato ufficialmente, non si può escludere che in futuro possa essere nuovamente coinvolto dalle inchieste della banca. Per cui come fa la Boschi a dire oggi che suo padre «è fuori»?

La notizia del coinvolgimento del padre dell'allora ministro, nelle indagini sul crac di Banca Etruria risale a marzo 2016 quando venne indagato, insieme agli altri membri del cda della banca, l'ex presidente Lorenzo Rosi e l'ex vice Alfredo Berni, per bancarotta fraudolenta. Dopo circa nove mesi, il 16 dicembre 2016, si chiuse il primo troncone dell'inchiesta, con 22 avvisi di conclusione indagini ad altrettanti ex consiglieri di Banca Etruria. E tra questi non compariva Pier Luigi Boschi. Ma le indagini non sono affatto terminate su di lui. E c'è una raffica di ricorsi ancora fermi in Cassazione. Fino a quando la suprema corte non si pronuncerà, il suo caso non può essere chiuso.

Cara maga Boschi.

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