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Di Maio risponde al ministro francese: "Loro orgogliosi della sede? Certo, gliela paghiamo noi!"

Botta e risposta tra il vice presidente del Consiglio pentastellato e il ministro per gli Affari Europei francese sulla sede di Strasburgo. Di Maio: "La democrazia non sono i palazzi, ma i cittadini"

Di Maio risponde al ministro francese: "Loro orgogliosi della sede? Certo, gliela paghiamo noi!"

Sono partiti ieri pomeriggio, percorrendo centinaia di chilometri per arrivare al Parlamento europeo, a Strasburgo. E di quel viaggio hanno documentato tutto, con diverse dirette Facebook. Ma una volta arrivati alla sede, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio hanno subito chiarito la loro posizione: la sede francese dell'Ue? "Una marchetta per i francesi".

E oggi il vice presidente del Consiglio Di Maio, sulla sua pagina Facebook, ha voluto aggiungere: "Ieri abbiamo percorso quasi 600 km in macchina per arrivare al Parlamento Europeo di Strasburgo e dire a tutti i cittadini europei che noi, quella sede, che ci costa un miliardo di euro a legislatura per stare aperta 40 giorni all'anno, la vogliamo chiudere. Uno spreco indicibile che altro non è che una marchetta pagata al governo francese da tutti gli eurocontribuenti".

Il botta e risposta

Sul caso è intervenuta, su Twitter, Nathalie Loiseau, ministro francese agli Affari Europei che, rispondendo al leader pentastellato, avrebbe detto che i francesi sarebbero orgogliosi della sede di Strasburgo e che l'attacco dei due esponenti del M5S sarebbe una dichiarazione di guerra alla democrazia europea. Di Maio, sulla sua pagina, ha continuato: "La risposta del ministro francese è stata che loro sono orgogliosi della sede di Strasburgo. E ci credo! Ve la paghiamo noi!"

Di Maio: "La democrazia non sono i palazzi"

E sulla "dichiarazione di guerra", il ministro dello Sviluppo Economico ha risposto: "La democrazia non sono i palazzi. La democrazia sono le persone che partecipano. I cittadini italiani, i cittadini francesi, tutti i cittadini europei vogliono più potere di decisione, più democrazia, più democrazia diretta. Non è con un palazzo miliardario che si risolvono questi problemi.

Questi sprechi, voluti da quelli che ci fanno la morale sui centesimi in legge di bilancio, devono essere eliminati e deve partire la stagione del Cambiamento anche in Europa".

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