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Di Maio: "Faremo tagli alla Difesa, via i fondi per i giornali"

Il vicepremier riunisce i ministri M5S per discutere della manovra economia. E annuncia tagli a Difesa, politica e giornali

Di Maio: "Faremo tagli alla Difesa, via i fondi per i giornali"

Dopo l'ormai consueto vertice di maggioranza a Palazzo Chigi per mettere a punto la prossima manovra finanziaria, Luigi Di Maio riunisce i ministri del Movimento 5 Stelle per discutere dei provvedimenti da inserire nella legge di Bilancio.

Sul tavolo ci sono soprattutto i tagli che il governo deve affrontare per avere le coperture necessarie a realizzare reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni. Si parte dai tagli alle spese dei ministeri. E in particolare da quelli per la Difesa, ministero in cui Elisabetta Trenta ha già recuperato 500 milioni di risorse, sospendendo alcuni programmi senza toccare gli stipendi. "Hai fatto un ottimo lavoro e in soli 3 mesi, mai nessun ministro della Difesa ci era riuscito prima", ha detto Di Maio complimentandosi con lei. "E se la Lega vuole lasciare la spesa militare?", avrebbe detto qualcuno. "Vorrà dire che si assumerà la responsabilità di non fare quota 100...", avrebbe risposto qualcun altro.

Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro ha spiegato che farà tagli anche nel suo ministero. Ma tutti i ministri pentastellati, secondo quanto riferito, si sono detti disponibili a impegnarsi per trovare le risorse, eliminando - promettono - gli sprechi, le auto blu e i voli di Stato. Un altro taglio riguarderà probabilmente l'editoria con il progressivo azzeramento dei finanziamenti pubblici ai giornali. Nel corso della riunione con i ministri, Luigi Di Maio ha chiesto con forza di inserire nella Legge di Bilancio queste priorità.

"Sono le nostre battaglie ed è ciò che abbiamo promesso agli italiani", avrebbe detto, "Quando in campagna elettorale parlavo di cambiamento e di politica come servizio intendevo anche questo".

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