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Di Maio: "La flat tax? È nel contratto e troveremo una soluzione"

Il capo politico del Movimento 5 Stelle sulla misura economica contenuta negli accordi di governo: "Con le nostre proposte possiamo farcela". E Garavaglia aggiunge: "Era stato deciso così fin dai tempi del programma"

Di Maio: "La flat tax? È nel contratto e troveremo una soluzione"

Forze politiche diverse che, qualche volta, si confrontano. Ma il governo durerà quattro anni. Il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, il profilo dell'esecutivo giallo-verde lo descrive così. E interpellato dal Corriere della Sera, il capo politico del Movimento 5 Stelle descrive il rapporto con la Lega di Matteo Salvini su più fronti. Dalla Via della Seta alla flat tax.

"Sulla Via della Seta non capisco la Lega"

Ed è proprio sull'accordo italo-cinese che il leader pentastellato fatica a comprendere la posizione della Lega: "Il memorandum serve a spingere il nostro made in Italy in mercati dove ancora non arrivamo, perché mettersi di traverso? Così si reca un danno anche alle nostre imprese. La sicurezza non c'entra nulla. Ad ogni modo, sono felice che poi la Lega abbia compreso l'importanza della questione".

"La flat tax? È nel contratto"

Ma è sul tema della flat tax che, in questo momento, il governo sembra discutere di più. Anche se Di Maio conferma che non c'è nessun dibattito in corso su questo: "È nel contratto e bisogna lavorare per portarla a casa. Con le nostre proposte possiamo farcela e lavoreremo insieme alla Lega per trovare una soluzione". Sulle tempistiche e sulla possibilità di posticiparla al 2020 il leader pentastellato spiega: "Bisogna lavorarci su, è evidente. Quel che ho detto e ribadisco è che non bisogna lasciarsi andare in promesse alla Berlusconi".

"L'importante è abbassare le tasse"

"Abbiamo fatto il reddito di cittadinanza, quota 100 e abbasseremo le tasse", continua Di Maio. Che sulle tasse, poi, aggiunge: "Noi, come M5S, abbiamo un progetto per l'abbassamento delle aliquote e il coefficiente familiare. Bisogna aiutare le famiglie con ogni strumento possibile. Questo conta. Non è un nome di una misura che fa la differenza, sono i contenuti e i fini. L'importante è abbassare le tasse e subito".

Garavaglia su flat tax: "Mi stupisco che stupisca"

E sul sul rilancio di Matteo Salvini sulla flat tax, il sottosegretario all'Economia, il leghista Massimo Garavaglia, intervistato da La Verità, ha detto: "Mi stupisce lo stupore di chi ha commentato. Era stato deciso così fin dai tempi del programma. Era già previsto di passare alla fase due per i lavoratori dipendenti. Siccome ci hanno criticati dicendo che creavamo una differenza tra partite Iva e dipendenti, noi la stiamo riducendo. Non ci si può criticare in entrambi i casi". E alla domanda su come si possa immaginare questo intervento senza una manovra correttiva ha spiegato: "È quella che fa partire l'economia ed è quella che stiamo già facendo senza costi. In questi pochi mesi, abbiamo un dato molto incoraggiante"

"Nello sblocca-cantieri niente condoni"

Centrale anche la misura dello "sblocca-cantieri" su cui sembra che Lega e M5S si contendano la responsabilità. Ma su questo Di Maio ha dichiarato: "La paternità è, per una semplice logica che riguarda le competenze, del ministero delle Infrastrutture e del Mise, ecco perché abbiamo lavorato noi allo sblocca-cantieri. Tutto qua. Non è una rincorsa alla firma o al titolo, è il corso naturale delle cose". E sull'ipotesi dell'aggiunta di condoni, Di Maio è netto: "Non se ne parla. Non li faremo passare".

"A Verona nessun pentastellato"

Interpellato anche sul Congresso delle Famiglie, il vice presidente del Consiglio ha detto: "Ognuno è libero di scegliere il suo insieme di valori. Certo, quelli di Verona sono lontani anni luce dai miei e dal M5S. Non ci andrà nessuno di noi. Sia chiaro, per noi la famiglia è sacra, il punto è l'approccio verso la donna".

"Le Ong rispettino le regole"

"Le vite umane vanno sempre salvate", ha dichiarato il capo pentastellato, commentando il caso della Ong italiana che ha salvato 49 migranti. Ma ha aggiunto: "Le Ong debbono rispettare le regole".

Europa, gilet gialli e salario minimo

Il leader del M5S ha commentato anche gli scontri in Francia di sabato scorso, condannando il gesto: "Quel che è accaduto a Parigi non ci appartiene, è lontano dai nostri principi. Ho anche chiamato l'ambasciatore francese per esprimergli tutta la mia vicinanza e quella del governo". E sulla composizione del gruppo europarlamentare, Di Maio sembra essere positivo: "Abbiamo compiuto un altro passo avanti, contiamo di chiudere presto". In Europa, il vice presidente del Consiglio insiste per portare al centro la questione del salario minimo: "La retribuzione dignitosa di un lavoratore è un diritto. È inaccettabile che ci siano giovani che guadagnano tre o quattro euro l'ora, ma come si può?". Spera che sia l'Italia a introdurre questo dibattito nel panorama europeo e aggiunge: "Si sta discutendo al Senato la propsota di legge e presto arriverà in aula, mi auguro di vedere un'ampia convergenza parlamentare. Della Lega così come del Pd e delle altre forze politiche. E sarà il primo passo per aprire un grande dibattito europeo".

"Per la Cina, l'Italia pensi alle opportunità"

Di Maio, sulla possibilità di un potenziale deterioramento dei rapporti con l'America di Donald Trumpo dopo gli accordi cinesi chiarisce: "I rapporti sono e si manterranno solidi. Gli Stati Uniti restano il nostro principale alleato, ma l'Italia deve poter pensare alle proprie opportunità commerciali. È quello che fa anche Washington e ogni paese autonomo. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, la sicurezza è prima di tutto. Condividiamo le preoccupazioni americane e proteggeremo ogni infrastruttura strategica, ma questo con la Via della Seta non c'entra nulla. L’Italia deve poter far da ponte tra i due blocchi, questa è la nostra vocazione e lo faremo nel rispetto delle alleanze in cui stiamo". E, infine, sul silenzio di Alessandro Di Battista rassicura: "Ci siamo sentiti, certo, è un amico.

Perché dovrebbe preoccuparmi?".

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