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Di Maio si sente zio Paperone. Ma il reddito di cittadinanza impoverisce l'Italia

È online il sito per richiedere il reddito di cittadinanza. I Cinque Stelle organizzano il solito show. Ma per l'Italia è solo una mazzata sui conti pubblici

Di Maio si sente zio Paperone. Ma il reddito di cittadinanza impoverisce l'Italia

"Come il primo decino di zio Paperone". Luigi Di Maio svela la teca che contiene la "numero 1" delle tessere del reddito di cittadinanza e si lancia in un paragone con il multimiliardario dei fumetti. Così la presentazione del sito per richiedere il reddito di cittadinanza diventa uno show a colpi di video e dichiarazioni a effetto.

Il sito www.redditodicittadinanza.gov.it è online da oggi pomeriggio. Le richieste potranno essere inviate a partire dal prossimo 6 marzo. Navigando nelle pagine si trovano informazioni sul reddito, i requisiti necessari per averne diritto, le modalità con cui i beneficiari potranno spendere le risorse previste (Come funziona: la SCHEDA).

Di Maio è raggiante sul palco dell'Auditorium Enel in via Regina Margherita. "Oggi è una giornata di grande orgoglio", esordisce il capo politico del Movimento 5 Stelle. "Da anni dicevano che la misura fosse irrealizzabile. Abbiamo trovato i soldi, scritto le norme e oggi smentiamo coloro che dicevano che il reddito era una presa in giro e un'illusione".

Prende la parola il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Il reddito è una misura di equità sociale, progettata in maniera corale, complessa, su cui abbiamo faticato tanto. Per realizzarla abbiamo studiato misure già presenti in altri Paesi, ora speriamo che qualcuno possa studiare la nostra". Ma è Di Maio a occupare la scena, spiegando quali passaggi dovranno seguire i beneficiari.

"Dal 6 marzo al 31 marzo si può fare la domanda per accedere al reddito da aprile", informa il vicepremier, che poi ricorda i requisiti degli aventi diritto: "Isee non oltre 9360 euro l'anno, residenti in Italia da 10 anni, patrimonio finanziario non superiore a 6 mila euro". I cittadini dovranno fare domanda entro il 31 marzo per ricevere la card con la cifra dovuta a partire da aprile. La card sarà una normale Postepay, perché "chi accede a un programma non deve essere riconosciuto o discriminato". Ne sono già state stampate, confida Di Maio, "circa 3 milioni".

E dopo i ringraziamenti a Inps e Poste italiane, che hanno collaborato con il Ministero del Lavoro, le rivendicazioni. "Immettiamo 8 miliardi di euro nell'economia reale", scandisce il vicepremier. Senza precisare però che si tratta di spesa corrente per il bilancio statale, e non di un investimento a lungo termine. Ma il numero uno del M5S tira dritto e si sofferma sui legami con le aziende: "Il reddito viene costruito intorno alle imprese italiane. Chi assumerà o vorrà formare un lavoratore potrà ottenere fino a 18 mesi di sgravi". Poi la foto di rito con i ministri e il premier.

Il treno del reddito di cittadinanza è ufficialmente partito, bisognerà vedere come proseguirà il suo viaggio.

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