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Di Maio: "Salvini? Irresponsabile. Noi ago della bilancia"

Luigi Di Maio, nel corso della conferenza stampa indetta per commentare l'esito positivo arrivato dalla piattaforma Rousseau, esulta per "il voto plebiscitario" e attacca Matteo Salvini: "È stato irresponsabile"

Di Maio: "Salvini? Irresponsabile. Noi ago della bilancia"

"Il numero record di votanti ha votato per la stragrande maggioranza per il si per un nuovo governo. È un voto plebiscitario, l'80% ha votato per il si, dobbiamo essere orgogliosi". Sono queste le prime parole pronunciate da Luigi Di Maio nel corso della conferenza stampa indetta per commentare l'esito positivo arrivato dalla piattaforma Rousseau che dà l'ok al governo giallorosso.

"Voglio dare una buona notizia, quei 20 punti sono entrati tutti nel contratto nel nuovo governo", ha aggiunto il capo politico del M5S, fiero di aver "introdotto un metodo nuovo" dal momento che "in tutta Europa aspettavano il nostro voto". E poi ha rimarcato: "Voglio ricordare che in meno di un mese possiamo dire che si sia risolta una crisi di governo inedita, ma con un metodo diverso. Non nelle segrete stanze, come si faceva prima". Di Maio ha promesso che il Conte-bis "non sarà un governo di destra o di sinistra, ma un governo che farà le cose giuste" e che presto sarà annunciata la squadra di governo. In qualità di capo politico del M5S ha evidenziato:"In una democrazia parlamentare, noi siamo e resteremo sempre l'ago della bilancia" e, poi, ha lanciato una stoccata a Matteo Salvini: "Adesso siamo contenti del lavoro svolto per mettere una toppa a delle irresponsabilità che non sono state le nostre". E ancora: "Come si fa a lamentarsi delle cose vuole fare il governo, quando al governo ci potevi essere tu".

"Nelle prossime ore conoscerete la squadra di governo, io saluto Conte. È un amico, sta facendo tanto. È il garante", ha aggiunto Di Maio che si è detto "orgoglioso del voto di oggi e del governo che verrà" e "di quello che faremo e che qualcuno aveva deciso di non farci realizzare più". "Siamo qui per realizzare il programma di governo che è al centro di ogni cosa che faremo", ha affermato individuando nella legge di bilancio "il primo grande momento di verifica delle promesse che abbiamo messo nel programma di governo. Dovrà avere al centro la qualità della vita dei cittadini". E poi c'è il taglio dei parlamentari da "fare nel primo calendario utile della Camera". "Mancano due ore di lavoro e tagliamo 345 parlamentari della Repubblica", ha proseguito Di Maio definendo quasta "una riforma storica" che "non si è mai fatta". A tal proposito il capo del M5S mette in guardia sul fatto che "proporre modifiche - e devo dire con molta onestà non mi è stato proposto dal Pd - a questa riforma costituzionale, significa affossarla".

Ecco, dunque, che l'obiettivo è quello di chiudere "il ciclo di 5 anni (di legislatura ndr) per realizzare tutti i punti del programma". Rispetto al ruolo di vicepremier, Di Maio precisa: "Le persone sono importanti, ma prima ci sono i problemi dei cittadini" e ribadisce che se ci fosse stato un vicepremier del Pd, ce ne sarebbe dovuto essere anche uno del M5S. E ancora: "Vengo da un percorso di passi indietro e rinunce. Dissi no a Berlusconi, mi è stata offerta premiership da Salvini. Se si parla di rinunce io lo vedo come orgoglio". Sul suo rapporto con Beppe Grillo, dice: "Ci vogliamo bene, continuiamo a volerci bene, lavoriamo insieme e lo ringrazio. C'è stata una divergenza sui 20 punti del programma perchè per una persona che guarda avanti come lui 20 punti sono troppo poco". E aggiunge: "Non c'è stata nessuna telefonata per il mio passo indietro come qualcuno ha scritto". I​l giudizio su Renzi è netto: "Se abbiamo un programma e diciamo che servono 3 anni, chi tradirá il programma se ne prenderá la responsabilità davanti al popolo italiano". Riguardo al tema delle alleanze chiarisce: "Noi abbiamo visto come candidatura M5S alternativa, ora facciamo un programma di governo perché abbiamo il 33%. Noi faremo alleanze con liste civiche". Al momento, quindi, Di Maio esclude alleanze con "i partiti sui territori". Che tradotto significa: alle Regionali corriamo da soli. Fino a prova contraria, aggiungiamo noi..

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