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Di Maio lo sfida in tv, Renzi accetta. Ma litigano su dove fare il faccia a faccia

Di Maio a Renzi: "Voglio un confronto tv dopo il 5. Ci stai?". E il segretario Pd accetta ma litiga sul dove farlo

Di Maio lo sfida in tv, Renzi accetta. Ma litigano su dove fare il faccia a faccia

Luigi Di Maio con Matteo Renzi. Il faccia a faccia finirà in tv. A lanciare la sfida è stato il candidato premier del Movimento 5 Stelle. E il segretario del Partito democratico l'ha raccolta. Adesso non resta che stare a vedere dove si confronteranno. Perché, ovviamente, i due si sono subito messi a litigare su quale rete organizzare l'incontro. "Una sfida all'ok Corral invece di un metodo per risolvere i problemi - scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera - spacconi inutili...".

"Non è una fake news - ha detto oggi pomeriggio l'esponente grillino - Renzi ha un accordo per spartirsi la Sicilia e l'Italia con Berlusconi. Voglio un confronto tv dopo il 5. Ci stai?". Un confronto televisivo dopo le elezioni regionali siciliane, dunque. "Ok, Di Maio - è stata la replica, pressoché immediata, del segretario piddì - accolgo la tua sfida". Renzi ha anche dato un'ipotetica data per il faccia a faccia: "Mi va bene martedì 7 novembre, la prima data utile. Ci sono trasmissioni di approfondimento politico su Rai1, Rai3, La7: penso che sia giusto non sottrarsi e accettare la sfida". "Del resto - ha, poi, chiosato l'ex premier su Twitter - gli italiani dovranno scegliere a chi consegnare i prossimi cinque anni: dunque è giusto metterci la faccia e confrontarsi in modo civile. A martedì sera. Avanti".

Ora non resta che stabilire il ring. Porta e Porta e Cartabianca si sono già proposte come sede del confronto tra i due. Ma Di Maio ha già fatto sapere che preferisce la trasmissione di Giovanni Floris. "Va bene martedì 7 novembre da diMartedì - twitta il grillino - è la più vista in prima serata Saluti dalla Sicilia: qui il 5 novembre si vota". Allora: tutto deciso? Assolutamente no. Perché subito dopo Marco Agnoletti, portavoce del segretario democrat, ha twittato: "Per il confronto proponiamo la Rai perché è dei cittadini, non di un privato.

Ma siamo pronti a valutare tutte le proposte".

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