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Mal di pancia grillino: "È un sopravvalutato e anche strapagato"

I colleghi contro Casalino: non è il primo errore che commette. La paura di ritorsioni

Mal di pancia grillino: "È un sopravvalutato e anche strapagato"

Casalino contro tutti. Tutti contro Casalino. Nel giorno in cui salta fuori un audio del portavoce del Presidente del Consiglio che minaccia ritorsioni nei confronti dei tecnici del ministero dell'Economia, evocando scenari da notte dei lunghi coltelli, il M5s si riscopre meno monolitico del solito. In chiaro la posizione ufficiale dei pentastellati, espressa in un post sul Blog delle Stelle, è di rivendicazione della linea Rocco Casalino. «La linea del MoVimento non è mai cambiata - scrive lo Staff - siamo assolutamente convinti che nei ministeri c'è chi rema pesantemente contro: uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento». Sottotraccia, l'ennesima «forzatura» dell'ex concorrente del Grande Fratello, ha scatenato mal di pancia sopiti da tempo. Soprattutto tra i colleghi di Casalino, dislocati nelle varie strutture che si occupano della comunicazione M5s. Sia nei gruppi parlamentari, sia nei ministeri.

Il portavoce di Conte, nonostante l'incarico istituzionale, è ancora il dominus della comunicazione politica dei Cinque Stelle. E l'atteggiamento mostrato nella conversazione «rubata» e consegnata ai cronisti da una «manina» sconosciuta ne è la prova. Proprio quel «mettetela come fonte parlamentare» che si ascolta nell'audio, ha fatto saltare sulla sedia più di qualche collaboratore dei grillini. Il concetto espresso dagli spin doctor malpancisti suona più o meno così: «Casalino è un accentratore, guadagna una cifra spropositata, viene considerato più bravo di come è in realtà e non è la prima volta che commette degli errori gravissimi». Non tutti, nello stesso staff parlamentare grillino, condividono i metodi «muscolari» di Rocco. Chi, invece, sfugge alle domande, è imbarazzato e lascia trasparire la paura di ritorsioni da parte dei massimi vertici politici del Movimento, tutti compatti intorno a Casalino, a partire dal vicepremier Luigi Di Maio.

Mentre nelle chat dei parlamentari, non mancano le voci critiche. L'unica a metterci la faccia è la senatrice Elena Fattori, con un articolo sul suo blog ospitato dall'Huffington Post. La Fattori parla di Casalino come di «un professionista della comunicazione eccezionalmente brillante», salvo poi dire che «personalmente da libera cittadina trovo orribili le sue parole». In conclusione una stilettata a Di Maio: «Il problema dello strapotere di chi si occupa di comunicazione nel M5s non è di Rocco Casalino o chi per lui, è di chi questo grande potere glielo lascia. E su questo occorrerebbe interrogarsi, come molti di noi stanno chiedendo da anni senza risultati apprezzabili».

Ma, a quanto pare, tra i comunicatori non tutti hanno lo stesso strapotere di Casalino. Giudicato «sopravvalutato» e super pagato dai colleghi critici. Con le obiezioni che si concentrano su tre episodi specifici, avvenuti negli ultimi mesi. La pubblicazione del video in cui il portavoce di Conte invia un sms a Enrico Mentana, dandogli la notizia in diretta tv del raggiungimento dell'accordo di governo tra Lega e M5s. Con annesso sberleffo al direttore del Tg di La7, un po' lento nel leggere l'importante velina. A giugno, al G7 in Canada, c'è stato lo strattonamento del premier Conte, portato via quasi di forza da Casalino durante un punto stampa con i giornalisti. Un mese dopo, la frase al cronista del Foglio Salvatore Merlo: «Adesso che il tuo giornale chiude, che fai?».

Così Rocco è finito in nomination.

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