Coronavirus

La "mania" di Conte per i Dpcm: così stravolge ancora le feste

In serata si attende un nuovo decreto: pugno duro per le festività. L'ala rigorista spinge per la linea intransigente: "È tempo di scelte rigorose". Tutta Italia diventerà zona rossa?

La "mania" di Conte per i Dpcm: così stravolge ancora le feste

Prepariamoci a un nuovo, l'ennesimo, Dpcm. Fonti di governo riferiscono all'Adnkronos che già in serata il governo potrebbe adottare lo strumento legislativo contenente le misure sulla nuova stretta per le festività. Viene dunque confermato un nuovo giro di vite in vista del Natale: le norme, ritenute attualmente insufficienti, erano state definite in un decreto ad hoc che aveva affiancato l'ultimo Dpcm. I giallorossi adesso, però, visti forse anche i tempi stretti, sarebbero più orientati all'adozione di un altro Dpcm.

Il pugno duro

Una sorta di lockdown generale su tutto il Paese per l'intero periodo di Natale, dal 24 dicembre al 7 gennaio. Questa è l'indicazione che, stando a quanto riportato dall'Agi, il governo avrebbe dato alle Regioni nel corso dell'incontro di questa mattina con i governatori. Il ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe sottolineato i risultati positivi ottenuti dai territori entrati in zona rossa, mentre c'è stata una maggiore difficoltà per quelli situati nella fascia di colore gialla. Il ragionamento dell'ala rigorista è chiaro: tenere tutto aperto nelle festività di fine anno è troppo pericoloso. Si attende comunque l'indicazione del premier Giuseppe Conte.

Intanto è in corso a Palazzo Chigi, da oltre due ore e mezza, la riunione tra il presidente del Consiglio e i capidelegazione della maggioranza: in mattinata Italia Viva ha comunicato la sua assenza per l'impegno di Teresa Bellanova a Bruxelles sulla tutela del Made in Italy agroalimentare. Il protrarsi del confronto ha costretto Conte a rinunciare al suo intervento all'assemblea di Confesercenti, come annunciato dalla presidente dell'associazione in chiusura dei lavori. Le posizioni sarebbero molto distanti: risulta ancora difficile trovare una sintesi.

Non manca il pressing da parte di coloro che vorrebbero la serrata totale dal 24 dicembre. Tra questi, oltre a Speranza, vi sono Francesco Boccia (che proprio nelle scorse ore ha lanciato l'idea di un lockdown) e Dario Franceschini. Il capodelegazione del Partito democratico sul proprio profilo Twitter ha tracciato la sua linea, che in teoria segue quella intrapresa dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: "È tempo di scelte rigorose di governo e Parlamento: solo regole più restrittive durante le festività potranno evitare una terza ondata di contagi. Per noi che abbiamo responsabilità istituzionali è un dovere intervenire oggi senza esitazioni per salvare vite umane domani".

La risoluzione sul Natale

Terminata in Senato la discussione generale sulle mozioni sugli spostamenti tra Comuni nei giorni delle feste, il governo - con il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri - ha espresso parere favorevole alla mozione della maggioranza e contrario a quella del centrodestra. L'esecutivo viene impegnato a valutare le nuove restrizioni "sulla base della più rigorosa analisi delle evidenze scientifiche fornite dal Comitato tecnico-scientifico". Non viene fatto alcun riferimento agli spostamenti tra piccoli territori, ma si chiede di garantire "la massima equità di trattamento tra cittadini residenti in Comuni di diverse dimensioni".

Inoltre, in caso di un'ulteriore stretta, bisognerà prevedere "misure di ristoro economico proporzionate alle perdite di fatturato anche nei confronti di quelle attività per le quali è attualmente prevista l’apertura".

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