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Per la manovra intoccabile secondo round alla Camera

Dopo la rissa in Senato si riparte dalla Commissione Impedita ogni modifica al testo, tornano le proteste

Per la manovra intoccabile secondo round alla Camera

Roma Poco amata anche dal vicepremier Matteo Salvini, («gli do un 7», ha detto prima della pausa natalizia), a rischio manifestazioni di piazza e proteste che vedranno dalla stessa parte i sindacati dei lavoratori, le associazioni dei dirigenti e delle imprese. Oggi la legge di Bilancio approda alla Camera dei deputati. Sarà alla commissione Bilancio per un esame veloce.

Blindatissima. Il testo uscito dal Senato, con il maximendamento presentato in zona Cesarini e le ultime modifiche introdotte in Aula, non sarà modificato. Subito dopo l'esame della commissione, il testo approverà all'Aula di Montecitorio. L'approvazione definitiva è prevista per il 29 dicembre. A due giorni dalla fine dell'anno e quindi a ridosso della scadenza oltre la quale scatta l'esercizio provvisorio.

La legge di bilancio uscita dal Senato è il risultato della trattativa tra il governo italiano e l'Ue. L'Italia ha avuto il via libera da parte delle istituzioni europee dopo che il governo ha deciso di ridurre il deficit nominale del 2019 dal 2,4% al 2%. L'Italia ha di fatto confermato la convergenza verso l'obiettivo di medio termine, cioè il pareggio di bilancio.

Per gli anni successivi la partita con Bruxelles è tutta da vedere. Per il momento i conti quadrano grazie ad aumenti dell'Iva che dovrebbero scattare dal 2020. Una versione rafforzata delle vecchie clausole di salvaguardia.

Poi ci saranno le riforme più attese. Reddito di cittadinanza e Quota 100 non sono nella legge uscita da Palazzo Madama, finiranno in un decreto collegato alla manovra.

Sarà presentato «all'inizio dell'anno, tempi tecnici permettendo», ha confermato ieri Salvini. Il consiglio dei ministri dovrebbe essere convocato dopo l'Epifania, ma è probabile che tutto il pacchetto slitti fino al 10/15 gennaio. Il tempo di mettere a punto dettagli anche non tecnici. Tra M5S e Lega è ancora in corso un confronto sui limiti e caratteristiche del reddito di cittadinanza e della riforma previdenziale cara a Salvini.

«Per la prima volta al centro di questa manovra ci sono i cittadini», ha assicurato il leader pentastellato e vicepremier Luigi Di Maio. La manovra, secondo Salvini, rimetterà nelle tasche degli italiani 20 miliardi di euro, «dopo anni di sacrifici, tagli, precarietà, blocco di assunzioni, austerità».

Il ritardo non è un problema. «Se arriviamo al 29 dicembre è perché c'è un governo che ha trattato, combattuto» con l'Ue, ha rivendicato il leader leghista. Sindacati e opposizioni hanno annunciato manifestazioni di protesta. Nessuna apertura da Forza Italia (il leader Silvio Berlusconi ha recentemente attaccato il taglio ai bonus fiscali al mondo del volontariato, con l'Ires che passa dal 12 al 24%). Il democratici hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio per il 29 dicembre. Cgil, Cisl e Uil stanno organizzando una grande manifestazione in gennaio contro i tagli alle pensioni e al volontariato. Oggi in piazza ci saranno gli Ncc, (noleggio con conducente). Una delegazione porterà al Quirinale un'istanza rivolta al presidente della Repubblica affinché non firmi il decreto che ha recepito l'emendamento che limita i noleggi, stralciato dalla manovra in Senato.

AnS

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