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Marò, è scontro in tribunale: "Girone è ostaggio in India"

I rappresentanti delle parti impegnati nella prima udienza internazionale. L'Italia accusa Delhi, che replica: "Parole offensive"

Marò, è scontro in tribunale: "Girone è ostaggio in India"

È iniziata alle 9.30 di questa mattina la prima battaglia internazionale per il caso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, fucilieri della brigata San Marco detenuti in India da pù di tre anni, accusati dell'uccisione di due pescatore indiani mentre erano impegnati in una missione anti-pirateria.

I rappresentanti di India e Italia sono ad Amburgo, di fronte al Tribunale internazionale della legge del mare. A prendere la parola per primo l'ambasciatore all'Aja, Francesco Azzarello, che rappresenta le istituzioni italiane.

"Siamo estremamente determinati a far valere le nostre ragioni", ha detto ieri Azzarello, in un'intervista all'Ansa. Toccherà poi agli indiani, che hanno promesso di dare battaglia.

Per l'Italia, è scritto nelle richieste alla Corte, Salvatore Girone è un "ostaggio" in India. Chiara la risposta di New Delhi. "Gode di un vita confortevole" e "definirlo un ostaggio è inappropriato e offensivo".

[VIDEO] Segui la diretta dell'udienza

"L'Italia è unita con i fucilieri Girone e Latorre", ha scritto questa mattina su twitter il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, pochi minuti prima che il rappresentante del governo prendesse la parola in tribunale e iniziasse a riassumere la lunga vicenda dei due italiani detenuti.

La parola all'Italia

"L'incidente è stato caratterizzato da una serie di violazioni del diritto internazionale da parte delle autorità indiane", ha detto l'ambasciatore Azzarello, tra cui "libertà di navigazione, il dovere di adempiere agli obblighi della Convenzione del mare, la giurisdizione esclusiva dello Stato della bandiera e il dovere di cooperare alla repressione della pirateria".

"Bisogna risolvere con urgenza la situazione", ha poi aggiunto, ricordando "la frustrazione, lo stress, il deterioramento delle condizioni mediche delle persone direttamente e indirettamente coinvolte", che "minacciano un grave danno ai diritti dell’Italia".

Le richieste del nostro governo sono chiare e a ribadirle è l'ambasciatore, a margine dell'udienza.

"Chiediamo il rientro di Girone, cui va il nostro pensiero, e la permanenza di Latorre in Italia affinchè possa completare la fase di recupero".

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