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Marino deluso dai Cinquestelle: "Dalla Raggi mi aspettavo di più"

Ignazio Marino, l'ex sindaco di Roma, critica le prime scelte dei Cinquestelle romani, dettate dalle logiche di un "sistema correntizio"

Marino deluso dai Cinquestelle:   "Dalla Raggi mi aspettavo di più"

"Finora ho sentito solo parlare male del passato. Mi auguro abbiano un piano da rivelare nelle prossime ore". Ignazio Marino, intervistato da Repubblica, si dice "molto stupito da questo avvio di sindacatura”, segnato da comportamenti tipici di “un sistema correntizio”.

"Io – ricorda l’ex sindaco di Roma - scelsi di circondarmi di persone sulla base di formazione professionale, obiettivi da raggiungere e discontinuità col passato”. “Sono rimasto colpito – aggiunge Marino - dal fatto che, tra le prime indicazioni dell'assessora Muraro, ci sia stata quella di riaprire l'impianto di Rocca Cencia, di proprietà di un privato, che fruttava 175 mila euro al giorno alla stessa persona". Per l’ex primo cittadino della Capitale non c’è la stata la svolta che auspicava anzi si è di fronte a "un'esemplare continuità con i 50 anni trascorsi tra il 1963 e il 2013, quando il sistema dei rifiuti di Roma era organizzato intorno all'idea di una grande buca che ha favorito il privato rispetto al pubblico".

"A Roma stanno tornando quei salotti e quei poteri forti che in questo momento paiono felici di poter riprendere a gestire in maniera sterile il patrimonio pubblico", dichiara l'ex sindaco. "Le piazze della Capitale sono piene di venditori abusivi, dopo la mia amministrazione i tavolini si stanno allungando ben oltre i limiti consentiti", prosegue Marino. Sullo stadio della Roma, su cui la giunta sembra intenzionata a frenare, dice: "porterà solo nella fase di costruzione tra 5 e 10mila nuovi posti di lavoro e un finanziamento straniero di 1.

300 milioni di euro", mentre per quanto riguarda le Olimpiadi, "da portavoce dei cittadini, come si definiscono, i Cinquestelle - conclude Marino - dovrebbero presentare un piano sostenibile che come il nostro lasci una eredità utile a Roma e interrogare la città".

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