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Un Marino al giorno toglie Renzi di torno

Comiche romane: il sindaco trascina il Pd nel ridicolo

Un Marino al giorno toglie Renzi di torno

Fantastico Ignazio Marino, un grazie di cuore per avere mostrato all'Italia e al mondo di che pasta sono fatti i sindaci del Pd. Di ora in ora sta diventando il nostro idolo. Inseguito - oltre che dal Papa, pure da cardinali, preti e osti che ha coinvolto nelle sue balle per giustificare viaggi e cene a scrocco, dai magistrati che gli stanno spulciando le note spese taroccate, dai compagni di partito furenti e dai romani incazzati -, lui ieri si è barricato in ufficio minacciando il suicidio (politico) con l'arma delle dimissioni. Come un vero kamikaze voleva farsi esplodere lanciandosi contro Renzi e il Pd a suo avviso ingrati. Già, perché se lui lasciasse, Roma andrebbe diritta alle urne con grande gaudio del centrodestra e dei grillini. Per il Pd – così dicono i sondaggi – addio Campidoglio e addio affari sull'Anno Santo.

Dopo una estenuante trattativa, gli inviati di Renzi lo hanno convinto a rinunciare al gesto estremo ed a mettere mano al portafoglio per restituire il maltolto. Risarcirà 20 dei 150mila euro spesi con la carta di credito del Comune in cene con amici e parenti. «Un Regalo a Roma», ha commentato il sindaco, aggiungendo un'altra perla di stupidità alle tante già collezionate.

Purtroppo, il Marino sindaco non durerà. Restituire la refurtiva può configurare un'attenuante, non certo estinguere il reato. Ci auguriamo, però, che i magistrati vadano molto lentamente nelle indagini e nel recapitare un inevitabile avviso di garanzia per peculato, cosa non impossibile quando sotto inchiesta ci sono politici di sinistra. Questa volta non abbiamo fretta. Ogni ora in più che Marino resta sindaco è sì un affronto ai romani, ma è pure un regalo del cielo. Perché l'uomo è incorreggibile e irrefrenabile. Chissà quante bugie, quante bevute a spese nostre, chissà quali altre meraviglie a noi oggi sconosciute verranno a galla giorno dopo giorno. E chissà quali nuove gaffe faranno sobbalzare sulla sedia Renzi e morire dal ridere noi. Vedere il sindaco Pd trascinare nel fango e nel ridicolo il suo segretario-premier, vederlo bruciare ogni giorno migliaia di voti di romani (e non solo) in fuga da questa sinistra è spettacolo impagabile. Forza Marino, non mollare.

Sei tutti noi.

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