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Marino in ritardo sul Giubileo cavalca l'allarme terrorismo: ​"Non riesco a difendere Roma"

Il sindaco marziano nega il degrado: "Complotto per farci perdere le Olimpiadi". E accusa il Pd: "Criminalità infiltrata nella dirigenza"

Marino in ritardo sul Giubileo cavalca l'allarme terrorismo: ​"Non riesco a difendere Roma"

"Due anni fa non pensavo certo di essere arrivato a governare Stoccolma, ma neppure di avere un Pd marcio contro di me e la criminalità infiltrata nella dirigenza". Ignazio Marino se ne lava le mani. Non si assume nemmeno una piccola parte delle colpe che hanno portato Roma a un degrado mai visto. Una città ingovernabile, abbandonata a se stessa dove il caos trasporti, l'emergenza rifiuti, l'insicurezza e le protesta schiacciano la bellezza nota in tutto il mondo. "Nel 1966 Renzi non era nato, ma di sicuro sa che nella Firenze alluvionata prima di tutto tolsero il fango, poi rimisero in ordine gli archivi - promette il sindaco marziano in una intervista al Corriere della Sera - tolto il fango da Roma, ora voglio essere valutato per come rimetterò in ordine gli archivi".

Nell'intervista al Corriere della Sera, Marino bolla come "letteratura" l'ipotesi che Matteo Renzi gli sia ostile: "Ha solo detto con il suo linguaggio crudo cose ovvie...". "Non ho paura di perdere Roma, sono il primo sindaco libero dai partiti, che qui erano comitati elettorali e d'affari", dice Marino che martedì ha dato il via alla "Fase 2" di una legislatura segnata da scandali, arresti, disagi ed emergenze mai risolte. "Dopo l'arrivo di Matteo Orfini, si respira aria fresca - dice - prima di lui con certi esponenti del Pd si poteva parlare solo di posti e cariche". Ma i problemi restano. Orfini è, infatti, arrivato dopo lo scandalo di Mafia Capitale, mentre gli articoli- denuncia di New York Times e Le Monde sono ben più recenti e descrivono "Roma la degradata", una città abbandonata a se stessa. "È chiaro che si tratta di una strategia per danneggiare l'Italia nel momento in cui si è candidata alle Olimpiadi del 2024 - osserva il sindaco - guarda caso con la concorrenza americana e francese".

Adesso il Campidoglio deve guardare al Giubileo straordinario indetto da papa Francesco. Ci si aspettano oltre 25 milioni di pellegrini. "Ci sono ritardi oggettivi - ammette Marino - ma a questa fiducia che il presidente del Consiglio ha voluto accordare alla mia amministrazione si aggiunge la notizia che martedì 4 agosto a Palazzo Chigi si sbloccherà tutto". Di un commissario governativo, però, il sindaco di Roma non ha avuto alcuna notizia. "Ma - spiega - ritengo fondamentale che ci sia un forte coinvolgimento del prefetto". Questo è il primo Giubileo dopo l'11 settembre 2001 e nell'epoca dell'Isis. "Tutte le indicazioni che abbiamo dai servizi segreti americani - conclude - parlano di rischi concreti di atti terroristici per l'Italia e Roma.

E io non ho la possibilità di difendere la capitale dal terrorismo con la polizia locale".

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